WINECODE DEL GIOVEDÌ VI CONSIGLIA… UN VINO BIANCO DELLA VALLE D’AOSTA
Questa settimana il focus è ancora sui vitigni autoctoni con il Petite Arvine di Grosjean Vins. Siamo nella valle di Saint Christophe. La terza generazione tiene salde le redini dell’azienda. Dieci gli ettari in regime biologico improntato già dal nonno Dauphin che negli anni ’70 cercava di limitare l’utilizzo di acaricidi e pesticidi per preservare il territorio. Una viticoltura di montagna estrema, come il territorio impone. I terreni sono di origine glaciale, sabbiosi e sassosi, mediamente calcarei e poveri di sostanze organiche, esposti in pieno sud, fra 550 e 900 metri s.l.m.. Il Petite Arvine, chiamato così per via dei suoi acini piccoli, è un vitigno che si presta alla coltivazione eco-compatibile perché il clima è asciutto e ventilato. La maturazione è tardiva: si raccoglie dopo il 10 di ottobre, quando i grappoli sono di un bel colore bronzato. La vinificazione è in bianco, con uso di pied de cuve selezionati nei vigneti che arrivano fino a pendenze del 70 per cento (come vigna Rovettaz). Il 70% del vino affina in acciaio “sur lie” per sei mesi, il 30% in barrique di rovere francese per altri sei, in entrambi i casi con due batonnage a settimana. Il colore è giallo paglierino luminoso con riflessi dorati. Il naso è floreale, di agrumi, pompelmo rosa su tutti, con note di frutta esotica. Al palato è pieno e rivela una profonda sapidità minerale, viva, con una struttura acida che regala un sorso fresco. L’evoluzione, simile a quella di uno Chardonnay, fa perdere al vino le sue tipiche note fruttate, ma gli regala quella grassezza necessaria a riempire la bocca, la bevuta. Un vino di grande personalità ed eleganza. Più verticale che ampio in gioventù. Un ottimo Petite Arvine è da assaggiare al terzo anno, quando raggiunge il massimo dell’espressione, quell’equilibrio tra naso ancora fresco e bocca piena. Per un vino di altitudine sentire la pienezza in bocca è un fatto eccezionale. Bottiglie annue diciottomila. Enologo Hervé Grosjean.
“Due voci possenti ha il mondo: la voce del mare e la voce della montagna” (William Wordsworth)
VALLE D’AOSTA PETITE ARVIN DOC “VIGNE ROVETTAZ” 2019 – GROSJEAN
A TAVOLA
Si abbina con antipasti, carni bianche, crostacei, molluschi e pesce. Anche con formaggi stagionati. Da provare con riso nero con fonduta o con la raclette. Le vendemmie tardive si accompagnano molto bene con foie gras e formaggi erborinati serviti con marmellate e miele.
Grosjean Vins
Villaggio Ollignan, 2
11020 Quart (AO) – Valle d’Aosta
Italia
Tel. 0165 775791