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di Thomas Coccolini Haertl
Cantina Il Poggio – La Vedovona Emilia Malvasia Frizzante IGP 2021
Questa settimana dalle Alpi dello scorso assaggio, scendiamo in pianura padana, per poi risalire sulle colline di Salsomaggiore Terme. Cantina il Poggio si trova nella Tenuta il Poggiolo, sulle colline più alte del territorio, con 28 ettari tra vigneti, uliveti, boschi, frutteti e un lago. Tutto inizia grazie a un imprenditore di Busseto (Parma) che un pomeriggio di fine estate del 1992, rileva all’asta una la tenuta al tribunale di Milano. Ben presto questi luoghi saranno diventati il rifugio dalle calure e dal caos di pianura, sulle orme della vecchia proprietà che faceva anche un po’ di vino e l’analisi dei terreni portò a prediligere la produzione di vini rossi fermi. Ciò nonostante, nel nostro percorso ci occuperemo di un vino più vicino alla tradizione, attingendo a quelle uve che qui rappresentano al meglio il territorio, ovvero la Malvasia di Candia Aromatica, ancora lavorata secondo trazione, per un fino frizzante tipicamente rifermentato in bottiglia.
Cantina Il Poggio-La Vedovona Emilia Malvasia Frizzante IGP 2021
Le bollicine frizzanti di questi vini che prima dell’invasione degli Charmat, padroneggiavano le tavole degli emiliani, negli ultimi 15 anni hanno ritrovato nuovo vigore commerciale; grazie alle moderne e più pulite tecniche di vinificazione contemporanee, oggi godiamo di vini con i lieviti in bottiglia, prodotti con pochi solfiti e in grado di durare. Le bottiglie dei cosiddetti Ancestrali si presentano nella maggior parte dei casi con il tappo a corona, qui ingentilito dal rivestimento di una capsula bianca. Il loro colore, nel caso dei bianchi è distintamente sempre lievemente torbido, liberando iniziali note erbacee e di fieno. La Vedovona, dall’etichetta curiosa almeno quanto il nome, sfoggia un colore giallo paglierino tenue con bolle non fini che del resto tipicizzano questi frizzanti. Nasce per essere fresco e beverino, ma come sempre l’idea di allontanarci dal millesimo di vendemmia allarga l’olfatto a note di lieviti, erbe aromatiche spontanee su quinte di crosta di pane. Solo lievemente aromatico, riporta al palato la frutta gialla e le acidità finali che connotano i non dosati.
Abbinamento di mare: Baccalà mantecato su crostini di pane di segale
Abbinamento di terra: degustazione di Parmigiano-Reggiano con stagionatura 24 mesi e torta salata