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di Thomas Coccolini Haertl

Fiorini Terre al Sole Lambrusco Grasparossa di Castelvetro 2019

Proseguiamo i nostri incontri settimanali scegliendo altre uve rosse spumeggianti; andiamo nel Modenese con un nome storico del territorio, Alberto Fiorini, che dall’omonima cantina ha recentemente creato “Le Origini”. Il cammino inizia con Ugo nel 1919, fra Gargallo di Carpi e Ganaceto di Modena, segue il figlio Giuseppe che scherzando, andava dicendo di essere nato in una botte; di generazione in generazione, la quarta è quella di Alberto con la moglie Cristina e ora c’è la quinta generazione del figlio Matteo. Nel loro podere Le Ghiarelle, Fiorini mantiene un vigneto a piede franco, ovvero vigne che grazie ai terreni nel letto del fiume Panaro, hanno resistito all’aggressione della Fillossera degli inizi del secolo scorso. Le uve lavorate sono soprattutto Lambrusco Sorbara e Grasparossa, con una storica dedizione ai rifermentati in bottiglia. Le etichette sono 14, fra cui il Metodo Classico Marmano 850 -dal nome del podere in Appennino che arriva fino appunto alla quota di 850 m slm- da uve 90% Chardonnay e 10% Pignoletto.

 

Fiorini Terre al Sole Lambrusco Grasparossa di Castelvetro 2019

Completano la linea Le Origini, un rifermentato in bottiglia 100% Sorbara, A Giuseppe Vigneto Santa Maria, il Nebbie all’Alpe, ancestrale da uve Pignoletto, altri Metodo Martinotti (Lambrusco e Pignoletto), oltre a due rossi fermi (Barbera e Cabernet Sauvignon). Attualmente il 100% Grasparossa, un cru proveniente solo dalla vigna Tre Croci, è un Metodo Classico, mentre nell’annata 2019 il Terra al Sole, così si chiamava, non veniva sboccato. Complesso, mai scontato, dalle note olfattive di violetta appassita, confettura di more in un ricco sottobosco dai sentori antichi, questo lambrusco appare impenetrabile nel colore, seppure la schiuma di bollicine impreziosisca la superficie con una crema effervescente che ritroveremo al palato, veicolando le vibrazioni tanniche, solo in parte astringenti, nella logica di un vino non dosato, quindi dal finale verticale, prolungato, vibrante e semi-sapido. In passato Fiorini ci ha regalato degustazioni verticali di Lambrusco andando all’indietro nel tempo; questa 2019 ne è la prova: il Lambrusco può essere un vino longevo.

 

Abbinamento di mare: spiedini di anguilla fritta

Abbinamento di terra: lasagne al forno