“Guardare lontano vuol dire oggi capire quali saranno gli scenari post Covid e i trend futuri”, commenta Chiara Soldati de La Scolca, Gavi, in merito all’analisi analitica svolta dal Summit Food & Beverage di Pambianco, presentata a Milano lo scorso 15 settembre. “La crisi pandemica ha segnato fortemente l’economia mondiale non solo in termini di perdite, ma anche e soprattutto nel fare emergere la necessità di nuovi approcci. Il primo è quello che riguarda il consolidamento di una forte identità della produzione italiana perché oggi a fare la differenza è l’unicità del nostro territorio. Apparentemente la marcata parcellizzazione del mercato del vino italiano potrebbe apparire come una debolezza, ma se comunichiamo come ‘sistema vino Italia’ la nostra unicità, la differenza varietale diventa un grande plus a livello mondiale, divenendo un segno distintivo rispetto all’offerta di vitigni internazionali. Raccontare, ad esempio, il vitigno cortese di Gavi al mondo è raccontare qualcosa di unico, non replicabile. Altro approccio fondamentale per competere all’estero sarà quello di fare sistema con le cantine, la squadra Italia oggi può, in linea con i successi sportivi, dimostrare di sapere giocare sul campo dell’esternalizzazione come una comunità coesa. Importante, infine, è il tema della distribuzione. Molte aziende vitivinicole durante la fase Covid hanno investito sulla distribuzione online tramite e-commerce. Il mercato online rappresenta sempre più uno strumento interessante per un costante contatto con gli appassionati e il pubblico, al contempo è necessario sostenere l’Ho.re.ca che negli anni ha costruito il successo del vino italiano nel nostro Paese e nel mondo. Per questo come azienda abbiamo voluto investire in un nuovo canale e-commerce per i nostri winelovers e confermare la nostra presenza al fianco di coloro che ogni giorno raccontano e valorizzano il nostro prodotto”. Conclude: “Questa 102esima vendemmia appena conclusa ha registrato un ottimo raccolto dopo un’estate siccitosa con una costante escursione termica tra il giorno e la notte e una resa riportata dalla Regione a 95 quintali per ettaro. Guardiamo al futuro con spirito di innovazione e modernità e con un piano triennale di investimenti che vuole sin da subito guardare lontano, anche in termini di sostenibilità”.