Ruenza Santandrea, eletta lo scorso maggio presidente del Consorzio Vini di Romagna, che rappresenta il 60% dei vigneti dell’intera regione, e il direttore Filiberto Mazzanti hanno presentato oggi i dati sull’annata 2020 e gli eventi e le iniziative per il 2021, introducendo sul territorio un’attività di promozione permanente, in sinergia con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo. Si parte con “Cartoline dalla Romagna” (www.cartolinedallaromagna.it), un nuovo sito web intuitivo per creare il proprio tour personalizzato della Romagna. Ultimato lo scorso autunno, il portale affianca il sito istituzionale del Consorzio e raccoglie in una mappa 100 cantine, i punti culturali d’interesse, quasi 200 ristoranti e 80 botteghe storiche e artigianali che ospitano i vini della Romagna. Le cartoline sono immagini storiche in bianco e nero che vengono via via declinate al presente e al futuro come simbolo per invitare a conoscere i luoghi d’arte, cultura e villeggiatura e il binomio cibo-vino.
“Vini DOP raccontano – La Romagna che ti sorprende” è invece un percorso di riflessione sul valore, l’identità, il ruolo e il racconto dei vini DOP del territorio, che ha dato vita ad un archivio documentale che nei prossimi mesi troverà realizzazione concreta attraverso iniziative, eventi e strumenti dedicati. Cinque i gruppi di ricerca, ciascuno con un tema ben definito: Storia e tradizioni, Suolo e territorio, Vino, Cibo e turismo e Comunicazione e marketing. Un percorso partecipato dai soci e affiancato da docenti universitari quali i professori Andrea Padovani storico medievalista, Gian Gaspare Zuffa geologo, Carla Scotti e Giovanni Nigro responsabili degli enti di ricerca Iter e Astra, suolo morfogenesi e ambienti, Beppe Sangiorgi giornalista, autore per le Tradizioni, Marisa Fontana agronoma per le schede dei vini.
“Vini ad Arte, 27-30 agosto 2021– Quando l’uva è un capolavoro” è l’evento più importante della Romagna del vino, che quest’anno cambia data e anche format. L’evento infatti sarà più dinamico e itinerante: gli ospiti della stampa internazionale, con incoming da Europa, Cina, Giappone, USA e Canada, visiteranno la Romagna partendo da Rimini per arrivare a Faenza, in un percorso alla scoperta dei produttori e delle bellezze artistiche e storiche della regione, con possibilità di degustare le uve direttamente in vigna. Tre le giornate: due dedicate alle visite sul territorio e uno alla degustazione tecnica delle nuove annate dei Sangiovese Riserva 2018.
Si prosegue con “UE Tour – Gli eventi all’estero del Consorzio Vini di Romagna”, quinto anno di tour promozionali in Europa in  quattro tappe, in calendario fra ottobre e novembre: Amsterdam (Olanda), Liegi (Belgio), Copenaghen (Danimarca) e Amburgo (Germania).
Quanto alle produzioni, hanno subito una discreta flessione rispetto al 2019, ma la qualità dei vini dell’annata 2020 promette di farsi ricordare fra le migliori di sempre. Una vendemmia buona e giusta, come è stata definita, con produzioni quantitativamente un po’ scarse rispetto alla media ma con uve molto sane. Se i bianchi hanno sofferto per il grande caldo di agosto, sviluppando un corredo aromatico leggermente sottotono, ad eccezione dell’Albana, per i vitigni rossi si è verificata una forte accelerata nella maturazione dei vinaccioli e dei tannini prima di arrivare alle gradazioni zuccherine desiderate, portando a raccogliere uve mature, senza appassimenti evidenti, ma solo qualche caso di lieve sovra maturazione.
Del Romagna Sangiovese DOC, la denominazione più importante, con una superficie totale coltivata di 6235 ettari, sono stati prodotti 86.310 hl pari a 11,5 milioni di bottiglie, in leggero ridimensionamento rispetto all’ottima annata 2019. In forte crescita il Romagna Sangiovese DOC MGA (Menzione Geografica Aggiuntiva, ai vertici della piramide della DO) che ha raggiunto i 3.256 hl (il 4% della produzione romagnola), pari a 434.133 bottiglie. Stabile la produzione di Riserva, che è di un milione e quattrocentomila bottiglie, così anche per la tipologia Superiore che si attesta intorno ai 3 milioni e settecentomila bottiglie.
Per quanto riguarda il Romagna Albana DOCG la superficie coltivata è di 818 ettari, 5.673 hl pari a 756.400 bottiglie (di cui 230 mila di Albana dolce e 487 mila in versione secca, in crescita). Il Romagna Trebbiano DOC gode invece di una superficie totale coltivata di 14170 ettari, 8.678 hl pari a 1,2 milioni di pezzi. Il  Rubicone IGT sfiora i 92 milioni di bottiglie e gli ultimi arrivati lo scorso anno, Romagna DOC Spumante (bianco e rosato), il dato di 292 mila. Si registra una flessione del 7,5% rispetto agli imbottigliamenti del 2019, mentre il prezzo dell’uva non ha subito contrazioni.