I prodotti di scarto del vino? Destinati a diventare rifiuti? L’agricoltura deve imparare a dialogare con il mondo scientifico per sviluppare nuovi percorsi, virtuosi, per arrivare  al riciclo totale.  Qui poi si pone la seconda domanda: ma c’è un mercato dello scarto? “Non esiste un mercato consolidato per il riutilizzo dei sottoprodotti. La transizione ecologica non può solo essere un fatto culturale e sociale ma deve generare vantaggi economici per chi mette in atto percorsi virtuosi”, commenta Dino Scanavino, presidente nazionale Cia, durante il convegno organizzato a Nizza Monferrato sull’economia circolare.
In linea con la propria filosofia circolare, Poliphenolia è un’azienda cosmetica con sede a Portacomaro, nell’Astigiano, che utilizza come principio attivo principale i polifenoli estratti dalle vinacce di uva del territorio del Monferrato. Dalla sua fondazione ha centrato tutto il suo sviluppo sul tema del riutilizzo degli scarti per trovare principi attivi che apportassero benefici alla pelle in maniera naturale. La collaborazione con la cantina Ghione, a Canelli, proprio sotto la Torre dei Contini, è in questa direzione. Sessantamila bottiglie, principalmente da uva a bacca bianca, in primis il Moscato dalle cui vinacce vengono realizzati cosmetici per la salute della pelle. “I nostri prodotti di scarto li investiamo per produrre altri beni, abbattendo i costi di smaltimento”, spiega Anna Ghione. “Per esempio gli scarti di lavorazione del Moscato, un’uva aromatica, vengono venduti a Poliphenolia e le vinacce sono utilizzate in assemblaggio con altri componenti per realizzare prodotti naturali ad alto contenuto di polifenoli. Abbiamo realizzato una crema corpo e una crema viso anti age molto morbide che lasciano la pelle come velluto. Vengono realizzate anche con la vinacce di Barbera”.
“Economia circolare non vuol dire solamente trovare un modo per smaltire con il minimo sforzo e la massima resa, ma cercare di capire come donare valore a ciò che prima era un rifiuto”, commenta Giorgio Iviglia, co-fondatore di Poliphenolia srl. “Le piccole cose ne nascondono di piccolissime e preziose: l’uva e i polifenoli. E noi le scoviamo negli scarti della vendemmia. Così ci piace far circolare la bellezza”.
In campo viticolo-enologico c’è ampio spazio per l’innovazione e per la realizzazione dei processi in una chiave di bioeconomia. Il Pnrr premia l’innovazione. Il celebre scrittore e filosofo Henry David Thoreau sosteneva che nella vita gli sprechi nascono dalla fretta. E se si sviluppasse un potenziale mercato turistico, il turismo del polifenolo?