Un patto di amicizia tra il WiMu e il Muvit. Tra Barolo e Torgiano, uniti nel segno della cultura e della civiltà del vino per stimolare la reciproca crescita culturale, sociale, turistica ed economica.
Da una parte il Wine Museum, progettato dall’occhio visionario dell’architetto svizzero François Confino e inaugurato in Langa nel 2010 per offrire ai visitatori un’esperienza multisensoriale e di immersione, in una lettura estremamente moderna del mondo del vino. Dall’altra il Museo del Vino di Torgiano, creato da Giorgio e Maria Grazia Lungarotti nel 1974, il primo e pionieristico progetto in Italia di Museo dedicato alla cultura e la civiltà enoica che, con i suoi oltre 3500 reperti, rappresenta l’esempio più significativo nel Paese per la qualità delle sue collezioni artistiche.

                                                                           

Il Patto di Amicizia verrà siglato a Barolo sabato 7 maggio, data in cui si celebra la Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio. L’appuntamento è  alle 15,30 al Tempio dell’Enoturista con i saluti istituzionali del sindaco di Barolo, Renata Bianco, che aprirà la tavola rotonda “I musei del vino e la promozione territoriale tra storia, cultura e innovazione” con gli interventi di Claudio Bogetti, presidente della Barolo & Castles Foundation, Alessandra Muratore, direttore del WiMu, Teresa Severini, vice direttore della Fondazione Lungarotti, e Gemma Zaganelli, storica dell’arte della Fondazione Lungarotti. Al dibattito, moderato da Tiziano Gaia, parteciperanno come ospiti anche Edoardo Accattino, curatore delle collezioni di Palazzo Barolo, Roberto Cerrato, direttore del sito Unesco Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, e Pietro Ratti del Museo Renato Ratti del Barolo e dei vini a La Morra. Le conclusioni saranno affidate a Francesco Cappello, vice presidente della Fondazione CRC.
«Siamo orgogliosi di stringere un primo Patto tra Musei che si occupano di vino e che questo accada con il Muvit di Torgiano – aggiunge il presidente della Barolo & Castles Foundation, Claudio Bogetti –. Siamo fiduciosi che questo nuovo legame porterà risultati importanti non solo per le nostre realtà museali, ma anche per i Comuni di Barolo e Torgiano con i rispettivi territori di riferimento, organizzando e promuovendo attività in sinergia che possano incentivare il turismo del vino in un ideale percorso che potrà unire il Piemonte e l’Umbria».
«Un Patto che nasce dalla volontà di creare una rete, un network tra musei del vino che rappresentano non solo un’area di produzione, ma soprattutto un’apertura sulla cultura e la civiltà della vite e del vino – spiega il vice direttore della Fondazione Lungarotti, Teresa Severini –. Nella nostra diversità di storia, allestimenti e modi di comunicare, siamo felici oggi di avviare questa reciproca collaborazione con Barolo e io spero che questo sia solo l’inizio di un percorso molto più ampio, che possa coinvolgere anche importanti realtà internazionali in una formula che dovremmo cercare di mettere a sistema. Stringere un’amicizia significa innanzitutto metterci l’uno al servizio dell’altro per promuovere e valorizzare la cultura del vino nella sua più ampia accezione, parlando anche di ambiente, paesaggio, enoturismo e di tutti i temi legati alla viticoltura».