WINECODE DEL VENERDÌ VI CONSIGLIA… UN VINO ROSSO DEL VENETO
Siamo sui Colli Euganei, all’interno del primo parco regionale del Veneto, con il Rosso Infinito 2017 di Maeli, un blend stile bordolese di Merlot, Cabernet Sauvignon, Carmenere.
L’azienda di Elisa Dilavanzo e Gianluca Bisol è nota per l’unicità e l’interpretazione distintiva del Moscato Giallo – che riesce a far dimenticare l’abbinamento Moscato e panettone – ma noi siamo rimasti colpiti anche dal potenziale di questo rosso ancora giovane nel bicchiere davanti a noi e connotato in modo preciso sia dal territorio sia dai varietali che lo compongono. Il vino è prima di tutto contesto, perché per essere capito va contestualizzato. Da una parte il panorama sulla laguna di Venezia, dall’altro sulle Dolomiti. Nel mezzo i Colli Euganei: suoli vulcanici, sulfurei, ricchi di trachite, calcare e argilla che si mescolano a strati di marna e limo da cui prende il nome Maeli, una ricca vegetazione di origine mediterranea, biodiversità in vigna, escursioni e inversioni termiche, uve sane, fermentazioni spontanee. Tutto questo è trasferito in un sorso dove a dominare è la freschezza supportata da una verve minerale che rende la beva accattivante, nonostante l’alcolicità. Siamo sul Monte Gemola, una tra le colline più vocate, candidata a diventare un cru per esposizione, genesi e peculiarità dei suoli.
La diraspatura è parziale per il merlot (50% della massa intera, 50% diraspata), totale per le altre due varietà. La fermentazione avviene a 28 °C con lieviti autoctoni in macerazione lunga sulle bucce, di ciascuna varietà separatamente, per 40 giorni. Svolge anche fermentazione malolattica in macerazione. Segue affinamento in acciaio per dieci mesi e in cemento per ulteriori sei prima di essere imbottigliato. Nessuna chiarifica né filtrazione. Totale estrazione degli aromi con la macerazione carbonica.
Il colore nel bicchiere è rosso porpora con sfumature brillanti nell’unghia. Al naso escono un frutto rosso vellutato, fini sentori erbacei tipici del Carmenere e ancora percettibili, intrecciati ai fiori, che lo rendono screziato, note quasi salmastre, di iodio, e in chiusura una spolverata di balsamicità e richiami eterei in divenire. Un rosso di struttura, ma al tempo stesso di buona beva, cristallino, fragrante. Che col tempo svilupperà al meglio il terziario. Senza fretta. L’escursione termica fissa i profumi e dà finezza. Il Carmenere è il protagonista, anche se dietro le quinte (10-15%). Il tannino è setoso con una vena amarognola molto caratteristica e interessante. Ottimo il rapporto qualità prezzo. Novemila bottiglie. Enologo consulente Andrea Boaretti, supervisore Desiderio Bisol, cantiniere enologo Riccardo Battistella.
“Sono vini che nascono sotto un segno divino. Figli della natura, non replicabili altrove” (Elisa Dilavanzo)
COLLI EUGANEI ROSSO DOC “ROSSO INFINITO” 2017 – MAELI
A TAVOLA
Si sposa con stracotto d’asino (il musso), gulash di cinghiale, tagliata. A una temperatura di servizio di 16 °C è perfetto con le ostriche rosa del delta del Po nel Polesine. Olé!
LA CANTINA
Maeli
Via Dietro Cero 1/C
35030 Baone (PD)
Veneto – Italia
Tel: +39 0429 538144
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