RED FRIDAY – WEEK 17

Siamo sulle colline vitate di Canneto Pavese (valle Solinga) con la Bonarda vivace “Ipazia” di Andrea Picchioni, artigiano oltrepadano del vino che in questo caso ha interpretato in modo non banale il vitigno, croatina in purezza. Suoli in forte pendenza poveri di sostanza organica, con presenza di sabbia che regala mineralità e ciottoli. Il mosto resta a macerare in vasche d’acciaio e di cemento per 4-5 giorni, dopo viene svinato e messo in autoclave con lieviti indigeni per la rifermentazione. Dopo l’imbottigliamento, le bottiglie riposano per un breve periodo al buio in posizione orizzontale prima della commercializzazione nella primavera successiva alla vendemmia. Il colore è rosso rubino brillante con riflessi violacei. Al naso è vinoso, in evidenza frutti di bosco, marasca e violetta. Buona la corrispondenza gusto-olfattiva, il sorso è dinamico e succoso, i tannini fini e in armonia con il residuo zuccherino (sui 10 gr/l).  A breve uscirà l’annata 2019. Con la Bonarda non servono tante spiegazioni, troppa filosofia la appiattirebbe. Quindi godiamocela una volta nel bicchiere nella sua infinita piacevolezza di beva, nella sua versatilità e straordinaria capacità di convivialità con gli amici, magari dopo una giornata di lavoro, senza ricorrere a un ballon o a formalismi, magari  con due buone fette di salame in accompagnamento. Evviva! Ventimila bottiglie. Enologo Giuseppe Zatti.

“Qualsiasi sciocco può fare qualcosa di complesso; ci vuole un genio per fare qualcosa di semplice” (Pete Seeger)