WINECODE DEL VENERDÌ VI CONSIGLIA UN VINO ROSSO… DEL PIEMONTE
Per il nostro Red Friday siamo in Piemonte, nel cuore del Monferrato, con il Ruchè Invictus del wine relais Tenuta Montemagno, da vendemmia tardiva, secondo Ruché dell’azienda dopo il Nobilis. Un vino che dimostra le potenzialità di invecchiamento di quest’uva, annoverata da Luigi Moio fra “le uve profumate”, che in genere viene lasciata appassire in pianta per tre settimane. Il Ruchè è uno degli autoctoni più rari coltivati nel Monferrato astigiano (un milione di bottiglie in totale), che dà il meglio di sé su terreni in pieno sole e su un crinale ventilato, di limo e argilla, in zona Montemagno, con una buona ritenzione idrica dei suoli.
Sono stati eseguiti sia una schiacciatura del peduncolo sia il taglio del tralcio, con la sfogliatura. Con questo semi appassimento si ottiene una concentrazione non solo degli zuccheri ma anche dell’acidità. La disidratazione porta, infatti, a una concentrazione di acido malico e tartarico: alla fine si conserva quel nervo acido che permette un lungo invecchiamento.
Un Ruché da pigiatura soffice, macerazione leggera, fermentazione con lieviti indigeni, pochissimi rimontaggi e follature, dove si cerca di non estrarre troppo proprio per evitare l’effetto “caco” che dà note allappanti. L’affinamento, solo in acciaio, va dai sei ai nove mesi. Un vino di struttura senza cedere in eleganza, dal colore rosso scuro con riflessi porpora e neri. Al naso, un perfetto equilibrio tra frutta rossa matura, viole, rose, petali di geranio. Al palato è pieno e si esprime in tutta la sua ricchezza. Il geraniolo regala una nota aromatica di lampone e fragolina, ma allo stesso tempo la componente tannica è importante: il sorso è ricco di colore ma anche di flavonoidi che restituiscono una sensazione tattile un po’ più ruvida. Robusto, molto invitante nelle sue note appassite, con una buona freschezza (6 g/l l’acidità, 6-8 g/l il residuo zuccherino, ph 3,40) che crea armonia gustativa. L’alcol non predomina, così come non si avvertono quelle note di ciliegia sotto spirito che rendono molti Ruché pesanti e, permettetemelo, scontati. Di forte riconoscibilità sensoriale. Bottiglie cinquemila. Enologo Gianfranco Cordero.
Curiosità: Il vino fu riscoperto negli anni ”70 da don Giacomo Cauda, un parroco illuminato che trovò come beneficio parrocchiale 10 filari a ruché.
RUCHÈ DI CASTAGNOLE MONFERRATO DOCG “INVICTUS” 2019 – TENUTA MONTEMAGNO
A TAVOLA
Perfetto il marriage con paste all’uovo ripiene, salumi, formaggi di media stagionatura. Da provare con il risotto al tartufo, l’arrosto e il filetto alla Wellington. Anche a fine pasto con del cioccolato fondente. Olé!
LA CANTINA
Tenuta Montemagno
Via Cascina Valfossato, 9
Montemagno (AT)
Piemonte – Italia
Tel: +39 0141 63624
E-mail: info@tenutamontemagno.it