RED FRIDAY – WEEK 9

Siamo nell’entroterra campano, in Irpinia, con il Taurasi Ensis Limited Release 2013, da aglianico di Avellino in purezza, della cantina Vesevo (gruppo Farnese Fantini). “Ensis” dal latino “spada” rievoca la leggenda di Vesevo e Sebeto, due giovani in competizione per il cuore della bellissima Leucopetra. Da un vigneto storico, a raggiera, di 2,5 ettari nel comune di Taurasi, con quattro viti con più di 200 anni, le altre sono secolari, e da un vigneto a Castelfranci. Qui, altitudine dai 400 ai 700 metri s.l.m., escursione termica, freddo, terreni vulcanici, rese basse, suoli argillosi, sabbiosi, con pietre laviche creano l’habitat ideale per l’aglianico, che regala le sue espressioni migliori.
L’aglianico ha una maturazione tardiva, è l’ultima uva a essere raccolta in Italia. La vendemmia inizia verso metà novembre. La vinificazione è molto lunga. La macerazione sulle bucce arriva anche a sessanta giorni. La fermentazione malolattica si svolge dopo un anno. Il ph è basso, tipico di un bianco (prima della malolattica è 3,25-3,30) e l’acidità sostenuta. L’affinamento avviene in tini troncoconici da 50 hl di rovere francese di media tostatura anche per 3-4 anni e in piccola parte in barriques di primo passaggio per 18 mesi poi in vasca di cemento. In bottiglia resta circa due anni.
Il colore è rosso rubino con screziature color granata. Il naso è intenso e si apre con note di frutti rossi maturi, di sottobosco che non coprono la pietra lavica, il fiammifero, lo scheletro presente nel suolo, il cosiddetto “stone” in primo piano, seguono liquirizia, cioccolato e un tono leggermente speziato. Al palato una grande freschezza prende il sopravvento ed equilibra la maturità del frutto e l’alcol rendendo il vino particolarmente longevo. Di ottima struttura, con tannini ancora consistenti ma ben integrati. Non spicca per il corpo, seppur presente, ma per l’eleganza. La mineralità è la firma del territorio vulcanico. Ottimo l’allungo in bocca. Racchiude tutte le caratteristiche della zona di provenienza. Un buon Taurasi di alta collina del Sud Italia si inizia a godere nel pieno della sua complessità gustativa non prima dei 10 anni.
Bottiglie ventimila. Enologo Dennis Verdecchia. 

“L’Irpinia è una terra che è stata mater e matrigna, che ha suscitato amori e odi profondi, è una terra della miseria o dell’osso…ma è anche terra dei silenzi, del vento, della neve, degli orizzonti sconfinati…” (Paolo Saggese)