Unione Italiana Vini scrive al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana prendendo posizione in merito all’ordinanza anti Covid (n. 620 del 16 ottobre) che vieta di comprare alcolici dopo le 18, anche al supermercato. “Siamo convinti che le scelte relative alle limitazioni sui consumi degli alimenti e dei vini dovrebbero essere adottate secondo il principio di proporzionalità, con l’obiettivo di evitare ulteriori penalizzazioni a migliaia di imprese vitivinicole e a un settore già fortemente penalizzato dalle restrizioni dei mesi precedenti e, in generale, dalla pandemia che ha fortemente limitato i consumi”. È parte della lettera inviata oggi da Unione italiana Vini, la principale associazione delle imprese del vino in Italia con più di 150.000 viticoltori in rappresentanza del 50% del fatturato italiano di vino e dell’85% del fatturato export. “Siamo fermamente sostenitori di una stretta collaborazione tra mondo imprenditoriale e istituzioni regionali nell’attuale contesto – commenta Paolo Castelletti, segretario generale Uiv – ma la limitazione dell’asporto dei prodotti vitivinicoli dagli esercizi commerciali, oltre a non avere impatto sulla possibilità di aggregazione, priva il settore di una fonte di reddito alternativa e compensativa a quella derivante dai consumi nella ristorazione e infligge un nuovo colpo al settore già fortemente provato”.