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di Thomas Coccolini Haertl

Englar Sauvignon Blanc Südtirol DOC 2018

 

In questa cosa d’estate, i residui di caldo nel sud Italia lasciano ancora desiderare un vino bianco fresco. A San Michele Appiano, sulla strada del vino in provincia di Bolzano, incontriamo lo Schloss Englar, affascinante esempio di gotico tirolese, in un contesto altoatesino ricco di architettura fra il XIII e il XV secolo, con chiese, castelli e palazzi nello stile gotico locale. Alla cantina e Hotel Englar – premiato come Albergo storico dell’anno 2020 – si è accolti dal Conte Johannes Khuen-Belasi, discendente della famiglia proprietaria. L’edificio è circondato da vigne, dove si fa il vino da sempre. Una primissima porzione del castello risale alla fine del 1200, mentre la costruzione principale e la chiesa, al centro della tenuta, sono della seconda metà del 1400, in pieno tardo gotico tirolese. Dormire qui, dentro a questi muri spessi e visitare il grande salone è una esperienza unica. Tutto sembra essere rimasto fermo a epoche remote. Per questo la necessità di fare il vino oggi, al passo coi tempi, ha richiesto la realizzazione della nuova cantina completamente ipogea.

Englar Sauvignon Blanc Südtirol DOC 2018

Englar coltiva le uve locali, fra cui ricordiamo in particolare BlauBurgunder (Pinot Noir) e Vernatsch (Schiava), ma anche Riesling e Pinot Bianco. In questo caso l’attenzione cade sul loro Sauvignon Blanc in purezza da cloni francesi di circa vent’anni che crescono intorno ai 550 m slm su suoli calcarei argillosi. Dopo la fermentazione spontanea in tonneaux e affinamento di un anno, una volta in bottiglia, come già visto in precedenza, suggerisco di “dimenticarla” in cantina per alcuni anni e per questo apriamo infatti la 2018. Di colore giallo paglierino di media brillantezza, all’olfatto non marca il classico flavour di idrocarburo che rimane solo dietro, non proprio latente, ma non certo pacchiano. Prevalgono delicate note di frutta a pasta gialla matura ben amalgamate con fiori bianchi e salvia su echi di legno. Al palato disegna un vino maturo, ancora perfettamente vivace e di lunga persistenza, anche espressa da riverberanti sentori minerali.

 

Abbinamento di mare: Tataki di pesce spada

Abbinamento di terra: canederli alle erbe selvatiche, burro e salvia