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del nostro doctor sommelier

Thomas Coccolini Haertl

 

Oinoe Cerioli Metodo Classico Zero Nature Rosé Emilia IGP 2022

Oinoe ci riconduce all’antica Grecia, fra le terre a cui si attribuisce la nascita del vino. In realtà il culto del vino in antichità si riferisce a qualcosa che oggi non potremmo nemmeno più chiamare così; era tutt’altra cosa, oltre il valore della storia, perché anche dalle testimonianze dei Romani sappiamo bene che si trattava di una bevanda aromatica a base alcolica, ben lontana dal concetto enologico contemporaneo. Mentre sulle colline di Parma, a Traversetolo il progetto di Alex Cerioli è assolutamente contemporaneo, in particolare per le sue etichette di Metodo Classico. Da poche migliaia di bottiglie e circa 20 ettari di terreno vitato, Cerioli originario delle terre di pianura, dal 2013 ha conquistato le colline parmensi crescendo fino a raddoppiare la produzione e le coltivazioni, nella logica dell’agricoltura sostenibile fino alle lavorazioni in cantina con bassissimo utilizzo di solfiti aggiunti. L’edificio stesso, in parte ipogeo è l’esplicitazione di una strategia precisa e di una visione oltre le aspettative per un territorio come quello emiliano.

 

Oinoe Cerioli Metodo Classico Zero Nature Rosé Emilia IGP 2022

Il Rosé Di Oinoe non dosato spicca in questa logica del fare vini contemporanei, freschi, verticali, anche partendo da uve non facili per la vinificazione Metodo Classico come la Barbera in purezza. La 2022, sboccata a marzo di quest’anno si presenta di colore rosa pallido, tenue come la buccia di cipolla o la cipria, a seconda di come si punti la luce, perché i grappoli raccolti a mano vengono pigiati subito con la separazione immediata del mosto dalle bucce, determinando di fatto la mancanza di contatto pellicolare. La vista rivela anche gioventù attraverso le piccole bollicine che veloci salgono in superficie. Le sensazioni olfattive sono immediatamente di grande freschezza, fragranza per uno spumante privo di contaminazioni, vibrante fra note di piccole bacche rosse, echi floreali equilibrati dai sentori dei lieviti in evoluzione. Il palato è immediatamente minerale, avvolto dalla spuma delle bollicine, certamente diretto, in grado di stimolare le papille gustative sensibili alle acidità più attive. Un grado in più nel servizio può aprire il calice a un maggiore equilibrio che spinge il palato ad una più evidente nota sapida, che tuttavia lascia spazio a rimbalzi fruttati e di buona persistenza.

 

Abbinamento di mare: moscardini in umido con piselli

Abbinamento di terra: torta fritta con prosciutto di Parma (stagionatura oltre 24 mesi)