… WHITE OR PINK? – WEEK 10

Siamo in Friuli Venezia Giulia, sul Carso, con l’elegante Vitovska in purezza di Zidarich. La vitovska è il vitigno autoctono a bacca bianca legato a doppio filo alla roccia carsica calcarea, alla terra rossa tipica di questo altopiano battuto dal sole e dalla Bora, per lo più senza acqua, ma con un mondo sotterraneo ricco di grotte e corsi d’acqua. Un vino di confine con macerazione sulle bucce, come se fosse un rosso, in tini aperti con più follature giornaliere e nessun controllo di temperatura. Utilizzati lieviti autoctoni. La fermentazione malolattica è svolta in botti grandi di rovere, cui segue affinamento in botti medie e grandi di rovere di Slavonia per 24 mesi. Da ultimo, imbottigliamento senza filtrazione e stabilizzazione. Il colore è giallo dorato, ovviamente non limpido. Il naso è un trionfo di frutta, pesca e pera in evidenza, fichi secchi, ma anche erbe officinali e fiori di campo. La bocca è meno stratificata e più concentrata. Vitalità e ritmo sono regalati da un sorso fresco che tiene a bada il corpo e rende la beva piacevole, marcata la vena sapido-minerale, con sentori di calcare e salgemma su tono salmastro e di pesca bianca. Un vino di lunghezza e profondità giocato su un equilibrio difficile, quasi precario. Perfetto esempio di come la Vitovska riesca a sfidare lunghi periodi di affinamento. Tredicimila bottiglie. Enologo Benjamin Zidarich.

“La moda passa, lo stile resta” (Coco Chanel)