… WHITE, PINK, ORANGE? – WEEK 23

In Valtellina riesce bene (quasi) tutto, vini dolci compresi. Complice una freschezza e un’eleganza di montagna che restituiscono nel bicchiere un vino abbinabile anche a tavola. Questa settimana siamo a Chiuro con una novità che abbiamo degustato in anteprima, l’Alpi Retiche Passito Miki di Aldo Rainoldi, casa vinicola che fa del vino cultura, ambientazione, cura estrema del dettaglio dalla vigna alla cantina. I vini rispecchiano chi li fa, in questo caso Aldo e Michela Rainoldi.
Nella macchia mediterranea nel mezzo delle Alpi crescono cactus, agavi, ulivi e viti. I terreni sono leggeri, poco profondi, sciolti, mai umidi. L’escursione termica fra il giorno e la notte intensifica l’aromaticità.
Un Traminer aromatico da uve raccolte nel mese di settembre e lasciate appassire in cassetta in fruttaio fino alla fine di novembre. Una prima edizione da 780 kili di uva in appassimento, con pigiatura a metà gennaio, per 216 litri di vino. Una parte della massa prosegue il suo cammino in piccoli fusti di legno.
Il colore è quello dell’oro liquido, brillante. Il naso è ampio, profumato. L’intensità del passito riesce a coniugarsi con la finezza: note di albicocca disidratata, frutta esotica e candita come arance e cedro, con un tocco di fiori gialli e petali di rosa appassiti e miele emergono da una tessitura elegante. Un bilanciamento perfetto anche al palato dove il residuo zuccherino (circa 83 gr/l) è molto contenuto rispetto alla media dei passiti in commercio e dove una leggera speziatura rende il sorso ancora più interessante. Un vino dolce ma sostenuto dall’acidità (oltre i 7 gr/l, quasi 8), con un ph di 3,25 che gli dona freschezza e bevibilità, oltre che longevità.
“Il vino si beve col naso, ho l’ossessione dell’ossidazione e anche sui rossi rischio di andare in leggera riduzione, come succede in Borgogna”, commenta Aldo Rainoldi.
Un esperimento ben riuscito, di forte espressione territoriale, caratterizzato da nitidezza sia al naso sia al palato, che in futuro potrebbe vedere un’aggiunta di Riesling renano. Una nicchia di poco più di 400 bottiglie.

“Le montagne non sono l’assoluto, ma lo suggeriscono” (Samivel)