Al via Grandi Langhe 2020, la due giorni di degustazione delle nuove annate di Docg e Doc di Langhe e Roero in programma il 27 e il 28 gennaio ad Alba. Più di 1500 le etichette: si potranno assaggiare le nuove annate di Barolo 2016, Barbaresco e Roero 2017 e delle altre denominazioni di Langhe e Roero. Inoltre da quest’anno il primo appuntamento nell’eno-calendario delle anteprime del vino in Italia diventa annuale, con 206 aziende espositrici che presenteranno i propri vini a buyers, ristoratori, enotecari, sommeliers e giornalisti provenienti da oltre 30 Paesi europei ed extra europei. Il focus di questa edizione è sugli importatori, quasi 50 buyers da tutta Europa interessati a introdurre nel loro portfolio vini di Langhe e Roero. Arriveranno da Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Polonia, Lituania, Repubblica Ceca, Bulgaria, Romania, Russia, Inghilterra, Spagna e Austria. Centro degli eventi il Palazzo Mostre e Congressi. Gli spazi espositivi saranno suddivisi in base ai Comuni di provenienza delle cantine, per cogliere a fondo il valore delle Menzioni Geografiche Aggiuntive (MeGA) di Barolo, Barbaresco, Roero, Dogliani e Diano e per conoscere gli altri vini del territorio. Alle MeGA saranno dedicati dei seminari di approfondimento, condotti da Alessandro Masnaghetti, e se ne parlerà anche oltreoceano il 4-5 febbraio, quando il Consorzio presenterà le nuove annate a New York al primo Barolo & Barbaresco World Opening – BBWO con oltre 200 produttori nel cuore di Manhattan. «La rassegna rappresenta un importante appuntamento per quanto riguarda il panorama vitivinicolo piemontese. Il mio auspicio è che i vini protagonisti dell’annuale edizione di Grandi Langhe possano diventare sempre più i testimoni di un territorio unico nel suo genere alla luce anche del riconoscimento Unesco quale Patrimonio dell’Umanità», dichiara l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa. «Grandi Langhe è ormai un punto di riferimento fondamentale per il settore commerciale in Italia e all’estero. Siamo cresciuti esponenzialmente dalla prima edizione e questa è la testimonianza che portare gli operatori nel cuore delle nostre denominazioni per illustrarne la ricchezza e l’unicità è una formula vincente. Toccherà invece ai produttori esportare i nostri prodotti al primo Barolo & Barbaresco World Opening a New York», sottolinea il presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani Matteo Ascheri. «Il Roero docg è una denominazione in ottimo stato di salute in quanto le vendite sono cresciute del 10% solo nell’ultimo anno e del 25 % negli ultimi 5 anni. Questo soprattutto grazie al Roero bianco, che ha raggiunto 6,5 milioni di bottiglie. Le vendite del Roero rosso si aggirano sulle 500.000 unità. Dati che confermano la nostra denominazione al terzo posto per produzione tra le Docg piemontesi a base di uva nebbiolo, ma è anche interessante osservare che la superficie vitata iscritta all’albo è aumentata di 40 ettari negli ultimi 2 anni, questo fa ben sperare per il futuro in quanto sono sempre di più le aziende giovani che investono sul Roero rosso come vino di struttura, eleganza e longevità», conclude il  presidente del Consorzio Tutela Roero Francesco Monchiero. Venendo ai numeri, del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani fanno parte 521 aziende vitivinicole per 10 mila ettari di vigneti così suddivisi: Barolo 2149 ettari, Barbaresco 763, Dogliani 846, Diano d’Alba 236, Barbera d’Alba 1610, Nebbiolo d’Alba 949, Dolcetto d’Alba 1092, Langhe 1905 (di cui 606 Langhe Nebbiolo). In totale sono 60 milioni di bottiglie e 10 denominazioni tutelate (Barolo, Barbaresco, Dogliani, Dolcetto di Diano d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe, Dolcetto d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Verduno Pelaverga, Alba). Per il Consorzio del Roero sono invece 310 aziende vitivinicole associate, 1300 ettari di vigneti, 7 milioni di bottiglie e 2 denominazioni (Roero e Roero Arneis).