Una trentina di vignaioli che nel bicchiere fanno parlare il territorio. “È stato un successo di pubblico fra appassionati ed operatori del settore, tanti i milanesi”, racconta Marco Maggi, “buttafuochista”, della cantina Francesco Maggi, a Canneto Pavese, uno degli espositori a “Storie di vino – l’Oltrepò si racconta”, manifestazione che celebra i settant’anni del Ponte Coperto, a Pavia, citta d’arte e cultura a mezz’ora da Milano. “Ieri sono stati venduti circa 1800 bicchieri a 10 euro, con 10 degustazioni a bicchiere, per un totale di 18mila degustazioni in una giornata. Erano tutte aziende importanti, ciascuna con vini di altissima qualità capaci di raccontare molto bene un territorio di tredicimila ettari vitati. E non è facile”. Continua: “C’è fermento, interesse non solo a degustare ma anche a visitare il nostro territorio, a conoscerne la storia e le tradizioni, a incontrare di persona le famiglie del vino. Dove c’è il produttore che parla di sé e offre il calice la gente si ferma, lo percepisce come un plus in un mondo che va sempre più di fretta ed è spersonalizzato. Abbiamo aperto anche qualche bottiglia di Metodo classico, ma la nostra azienda è conosciuta soprattutto per il Buttafuoco storico, il grande rosso fermo del territorio. Oltre alla versione storica affinata in legno, il Costera, produciamo anche un Buttafuoco che fa solo acciaio, l’Abbondanza”.
Marco Maggi è uno dei giovani imprenditori oltrepadani che fin dall’inizio ha sempre avuto le idee chiare: spingere l’acceleratore sulla qualità e sulla valorizzazione enoturistica del territorio, inventandosi eventi, come le sue gettonatissime cene estive in vigna, in località Montescano, le “biciclettate” su e giù per le colline condividendo i post nel nutrito gruppo di amici e appassionati, da ultimo un programma su You Tube con l’amico Christian Tonelli dell’Alternative Cafè (in foto di copertina con il produttore), a Stradella, dove Marco non presenta solo i suoi vini ma anche i vini e le aziende dei suoi amici. Sabato 30 ottobre l’appuntamento è con l’apericena firmato da Marco e Chri all’ecomuseo di Canneto Pavese, live music Marco Guerzoni.
“Negli ultimi anni tante aziende cercano di mandare avanti tutto un territorio, io sono fra queste. Da piccola media azienda ho capito che il mio percorso non può che essere sulla qualità altissima e su un packaging con altrettanto appeal. La vendemmia 2021 si è conclusa nel migliore dei modi, poco piovosa, con circa il 20-25% in meno di prodotto ma con dei mosti e dei vini molto buoni. Spero di realizzare presto un wine bar aziendale con piccola cucina per dare la possibilità ai clienti di degustare in vigna senza fretta, un modo per capire, con la ripidità dei nostri terreni a portata di mano, quanta fatica si cela dietro ogni bottiglia”.
E poi il mese del Buttafuoco storico. “È il terzo anno che organizzo questa serie di eventi, nel mese di novembre, questa volta in tredici locali fra Pavia e Milano, che per un mese metteranno sia in bottiglia sia in mescita l’opportunità di poter assaggiare il nostro rosso corposo dell’Oltrepò. Seguiranno anche cene con il produttore dove racconterò la mia esperienza. Per spingere su un prodotto bisogna innanzitutto spiegare da dove arriva, la difficoltà nel produrlo e la volontà e il piacere di conoscere chi quel vino lo fa”.