Dopo il boom del 2022 che lo portò a raggiungere per la prima volta 27,5 milioni di bottiglie, il primo trimestre del nuovo anno segna un altro risultato straordinario per l’Asolo Prosecco, il Prosecco che nasce sulle colline del territorio che circonda l’antico borgo di Asolo, candidato a entrare in una rete globale di eccellenze paesaggistiche mondiali: dopo aver chiuso il 2023 con una crescita del 14,5%, un ulteriore balzo in avanti del 16,3% fuga il dubbio di una moda passeggera. Le bottiglie certificate nei primi tre mesi dell’anno sono già 8,2 milioni e hanno un’attrattiva sempre maggiore negli Usa: se il trend continuasse su questi livelli, a fine anno verrebbe sfondato il tetto dei 30 milioni di bottiglie, un obiettivo che solo una manciata di anni fa poteva sembrare irraggiungibile.
L’Asolo Prosecco (Docg) nei suoi diciotto comuni della provincia di Treviso racconta il paesaggio e la sua bellezza. La zona di produzione è stata inserita nel percorso di candidatura del Monte grappa Riserva della Biosfera secondo il programma MaB dell’Unesco.
“Il successo costante dell’Asolo Prosecco e il suo andamento in più che positiva controtendenza rispetto alle difficoltà purtroppo incontrate da molta parte del vino italiano – spiega il Presidente del Consorzio di Tutela Ugo Zamperoni –, sono dovuti a due precisi fattori: la volontà e la capacità dei nostri produttori di fare della grande qualità e il disporre di un’identità territoriale molto forte, sulla cui valorizzazione ci siamo tutti fortemente impegnati. Oggi, per i consumatori, le nostre bollicine sono indissolubilmente legate alla bellezza del nostro paesaggio e sono testimoni del suo patrimonio di cultura e di sapere agricolo, caratteristiche che rendono l’Asolo Prosecco immediatamente riconoscibile”.
Verso un futuro roseo: la denominazione dell’Asolo Prosecco, la prima nel grande panorama del Prosecco a prevedere anche la tipologia Extra brut, non teme distorsioni del mercato: “Se la domanda continuasse a crescere – continua Zamperoni – l’utilizzo della riserva vendemmiale, misura espansiva approvata dalla Regione Veneto lo scorso anno, renderebbe disponibili altri 3 milioni bottiglie, per cui la richiesta del mercato verrebbe interamente soddisfatta”.
E verso il Vinitaly con 4 masterclass: due domenica 14 aprile h. 10.00 e 11.00 nello stand consortile, cui seguiranno specialità della Trattoria da Burde di Firenze, una lunedì 15 h.10.00 con l’assaggio del bacalà mantecato e alla vicentina preparato dal Ristorante Boomerang di Giavera del Montello, e una dedicata ai vini di Montello martedì 16 alle h.10.00, dove il momento gourmet sarà qui a cura de I Due Fratelli Botter di Asolo, che, in collaborazione con Diego Zago della Locanda Sandi di Valdobbiadene, prepareranno un risotto alle erbette primaverili delle colline trevigiane.