L’impasse su Ocm promozione e dealcolati fa discutere. Si allungano i tempi di approvazione della misura relativa alla promozione 2022-2023 del vino made in Italy in paesi terzi, slitatti al 21 giugno, con il competitor francese – fanno sapere da Unione italiana vini (Uiv) – che ha già emanato il bando da quasi 2 mesi e ora ha tutto il tempo per organizzare al meglio i programmi il cui avvio è previsto il prossimo 16 ottobre.
Preoccupante anche la situazione sul fronte della produzione e commercializzazione dei prodotti dealcolati, che in Italia restano ancora inibite nonostante il via libera da parte dell’Unione Europea (Regolamento 1308/2013) e le reiterate sollecitazioni dell’associazione imprese italiane del vino presso il ministero dell’Agricoltura. Uno stallo che di fatto genera un evidente svantaggio competitivo.
“Le istituzioni ci stimolano a una ulteriore crescita con l’obiettivo di superare il competitor francese nella leadership mondiale del mercato del vino. Un obiettivo giusto, che le imprese italiane del vino sono consapevoli di poter raggiungere, a patto però che ognuno faccia la propria parte”, affonda Lamberto Frescobaldi, presidente Uiv.
Acuisce la tensione degli imprenditori l’analisi del mercato emersa in Consiglio, a cui hanno partecipato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il presidente dell’Ice, Matteo Zoppas. Secondo l’Osservatorio Uiv, ad aprile il livello delle giacenze ha superato il +5% rispetto al pari periodo dello scorso anno, nonostante una campagna vendemmiale 2022 chiusa con volumi in contrazione dell’1%. In forte crescita gli stock delle Dop (+9%). Una situazione che comincia a riverberarsi sui prezzi dello sfuso – in discesa soprattutto al Sud – con la Germania che sta acquistando in regime di low cost. Anche le vendite all’estero nei mercati principali extra Ue, evidenziate nell’anteprima export primo trimestre, registrano la fatica di mercati chiave come Uk, Canada, Giappone, Cina e Corea del Sud. In forte rallentamento, per la prima volta dopo anni di crescita, anche gli spumanti.
“Lo svantaggio competitivo generato dai ritardi delle amministrazioni nelle scelte non aiuta lo sviluppo del mercato, tra l’altro in un periodo di forte incertezza con un livello di giacenze ben oltre la soglia di sicurezza in diverse aree strategiche del Paese”, conclude Frescobaldi.
LAMBERTO FRESCOBALDI (UIV): SU OCM ASSECONDARE LE IMPRESE IN TEMPI RAPIDI
