L’amore dei francesi per il Collio goriziano e per i suoi vini ha radici antiche, quand’era tutt’uno con la Goriska Brda. Forse nasce dalla voglia di accomunare due territori, come fa Lodovico Bertoli nel 1747, affermando nel suo “Le vigne ed il vino di Borgogna in Friuli” che il Pinot nero altro non sia che il Refosco. Nel 1881, il console del Portogallo scrive persino che il Prosecco spumante della costiera triestina «a beaucoup d’analogie avec le vin de Champagne»! Ma è con la Rivoluzione francese che arrivano i primi esuli, come Albert-François de Moré, conte de Pontgibaud, che nel 1791 si stabilisce a Trieste con lo pseudonimo di Giuseppe Labrosse, acquistando poi vaste proprietà agrarie nella contea di Gorizia, vicino a Ronchi. Quindi sarà la sorella di Napoleone, Elisa Baciocchi, a possedere una tenuta a Villa Vicentina, dove tutt’ora si produce vino, e a Canale (oggi Kanal in Slovenia) vicino a Gorizia. Quest’ultima l’acquisterà il duca de Blacas d’Aulps (1771-1839), gentiluomo di camera di Carlo X, giunto a Gorizia nel 1836 e sepolto assieme a lui al convento della Castagnavizza: la cosiddetta «Saint-Denis de l’exil», anch’essa oggi in Slovenia. Il figlio, Louis di Blacas, possiederà per decenni anche un’azienda vinicola a Castel San Mauro, a valle di Oslavia, con i vigneti affacciati sull’Isonzo. Ma certamente il più noto e più citato vignaiolo francese trapiantato nel Collio è il conte Teodoro La Tour en Voivre, che nel 1868 sposa la goriziana Elvina Ritter de Zahony e costruisce quella che conosciamo come “Villa Russiz”. Sarà lui a portare i vitigni francesi in Friuli e a collezionare premi, diplomi e medaglie per i suoi vini. Nel 1888, ad una fiera, porta in assaggio Riesling, Traminer, Franconia, Borgogna rosso, Bordeaux rosso e Carmenet. Oggi è il giovane visconte Charles-Louis de Noüe ad essersi innamorato della Goriska Brda per produrre vini con Alis Marinic a Vedrijan, località inserita fra le migliori per la sua vocazione vitivinicola già nel 1787, poco distante dal castello di Dobrovo, che nel 1880 etichettava le bottiglie Château Dobra.

(In foto di copertina, Charles-Louis de Noüe a sinistra e Alis Marinic a destra)