… WHITE OR PINK? – WEEK 18

Con l’azienda Le Rocche del Gatto, di Fausto De Andreis, siamo nella Liguria del Pigato alla sua massima espressione: a questo vitigno non si può chiedere di più di quello che raggiunge nello Spigau Crociata. Siamo sulle prime colline dell’entroterra di Albenga, suoli argillosi, ricchi di minerali di ferro che conferiscono corpo e struttura ai vini. Vini old style quelli di De Andreis, personaggio controcorrente, anarchico, guru del Pigato con decine di vendemmie sulle spalle, uno dei pochi che vive secondo un’etica che rifugge le mode. I suoi sono vini unici, personalissimi, identitari, riconoscibili, profondamente liguri. In una parola terroir. Lo Spigau è vinificato come se fosse un rosso, con fermentazione di dieci giorni sulle bucce (ma oggi si arriva a tre settimane), segue fermentazione malolattica e una lunga permanenza sulle fecce nobili. Il Pigato affina in vasche di acciaio inox, con batonnage e micro ossigenazione, fino all’estate successiva, per arrivare sulla tavola non prima dell’autunno dell’anno dopo la vendemmia. Il colore è giallo paglierino con riflessi dorati intensi. Lasciato ossigenare, al naso vira dalla macchia mediterranea alla frutta, pesca e agrumi, con sfumature di pepe rosa e miele di castagno, accenni salmastri, minerali e note terziarie idrocarburiche e di resina di pino che proiettano in Mosella e che ritroviamo al palato. Un vino che parla di mare, di brezza marina, di innata freschezza, con una interessante vena sapido minerale e lievi sentori di mandorla nel finale. Di buona struttura, alternativo a un rosso. E di allungo gustativo. L’annata 2011 stupisce ancora di più per complessità e trama tannica, grazie anche al prolungamento dei tempi di macerazione sulle bucce.

“La moda passa, lo stile resta” (Coco Chanel)