… WHITE, PINK OR ORANGE? – WEEK 42

Siamo a cavallo tra la Lombardia e il Veneto, a Peschiera, sulle colline moreniche del lago di Garda, con il Lugana Riserva di Zenato. Da uve trebbiano di Lugana e da viti, quelle più vecchie del Podere Massoni, che affondano nelle argille profonde e umide, ricche di sali minerali. Novantacinque gli ettari aziendali fra la Lugana e la Valpolicella classica, più un piccolo podere in Toscana, Podere Prospero (dal cognome della mamma Carla Prospero) a Bolgheri.
Il Lugana Riserva, da raccolta leggermente tardiva, a differenza del Lugana San Benedetto, matura in legno. La fermentazione avviene per il 70% in botti di rovere, di cui il 30% in barrique, e per il restante 30% in acciaio, cui segue affinamento in bottiglia per un totale di oltre 24 mesi dalla vendemmia. Il colore è giallo oro con riflessi luminosi. Il naso è esplosivo e complesso: fiori d’acacia e d’arancio, agrumi maturi, frutto della passione, note vanigliate e speziate. Al palato è un vino pieno, morbido, con una interessante vena sapido-minerale. Bell’esempio di come il Lugana riesca ad invecchiare con buoni risultati sulla freschezza. Curiosità: un progetto di sperimentazione avviato dall’istituto di San Michele all’Adige ha messo in evidenza che questa varietà di uva possiede alla maturazione un contenuto elevato di glutatione, potente antiossidante naturale.

“Bevi il tuo Lugana giovane, giovanissimo e godrai della sua freschezza. Bevilo di due o tre anni e ne godrai la completezza. Bevilo decenne, sarai stupefatto dalla composta autorevolezza. I Lugana, cosa rara nei vini, hanno una straordinaria capacità di farsi riconoscere. Tu assaggi un Lugana e, se sei un buon assaggiatore, non puoi dimenticarlo” (Luigi Veronelli)