RED FRIDAY – WEEK 7

Per il nostro Red Friday questa settimana siamo nel cuore della Valcalepio, la fascia collinare tra Bergamo e il lago d’Iseo. Il vino di cui scriviamo è il raro Brolo dei Guelfi del Castello di Grumello, dimora di origine medioevale al centro di una tenuta vinicola dal 1953 proprietà della famiglia Reschigna Kettlitz. Un vino raro perché nasce dal recupero di un’antica varietà autoctona bergamasca a bacca rossa, la Merera. Da vigneti sul colle antistante l’azienda, il Calvario, esposti ad est e di marna argillo-calcarea, a circa 200 metri s.l.m.. La macerazione è di 8 giorni, la fermentazione malolattica in acciaio inox, la maturazione in tonneaux e barrique di terzo passaggio per circa 12 mesi, segue affinamento in bottiglia da  1 a 3 mesi. Il colore è rosso rubino non particolarmente carico. Il profumo delicato, vinoso, con richiami fruttati di prugna e sensazioni erbacee. Al palato si caratterizza per una buona acidità e tannini delicati. Un vino elegante. Preferibilmente da bere leggermente fresco. Il Brolo dei Guelfi è alla sua seconda vinificazione: finora sono state prodotte le annate 2016 e 2017. Il Castello di Grumello è stata la prima azienda a vinificare questo vitigno in purezza. Il vino si trova solo in cantina, quindi gli enocuriosi devono programmare un viaggio in quel di Bergamo. Il nome “Brolo dei Guelfi” deriva da due circostanze: la cantina si trova nel sotterraneo di un castello guelfo e il piccolo vigneto è circondato da un muro a secco come erano i broli di una volta. Solo duemila bottiglie all’anno. Enologo Paolo Zadra.

“A volte il vino è la manifestazione liquida del silenzio” (Luis Sepùlveda)