… WHITE, PINK, ORANGE? WEEK 51

Siamo nel Tortonese con il cru Montino dell’azienda La Colombera di Elisa Semino, soprannominata “The queen of Timorasso”. Bandiera del territorio da uve timorasso in purezza frutto di una grande cura in vigna, si distingue per longevità e pura espressione del varietale. Da un unico vigneto coltivato a 270 metri s.l.m., ricco di argilla e calcare, il cosiddetto terreno tortoniano che caratterizza la zona che da Tortona arriva fino ad Alba. Siamo vicino alle famose marne di Sant’Agata che regalano verticalità ai vini, nella zona più calda e meno piovosa del Piemonte. Lo stress idrico sul timorasso è una fortuna. Un’annata calda la 2017 ma con un bel nerbo acido. Acidità che sul Timorasso è fondamentale perché gli permette, vista la struttura importante, di essere in equilibrio.
Un vino che effettua solo passaggio in acciaio, per preservare il carattere varietale e il territorio, e rimane sulle fecce per sette mesi, senza solforsa, in bottiglia nell’estate successiva alla vendemmia. Tra la vendemmia e la messa in commercio passano almeno due anni. La struttura sostiene l’alcolicità, la spina dorsale acida rende il sorso verticale e di grande bevibilità. La sapidità esce benissimo e deriva dai terreni. Il tempo aiuta i profumi terziari a esprimersi con intensità, facendo uscire tutta la sua mineralità, che deriva dalle uve, note di pietra focaia, idrocarburi e sentori di resina regalando carattere al vino ed ecco che allora il Montino conosce pochi rivali. Persistente. Un consiglio per gustarlo al meglio, non bevetelo prima di 3 – 4 anni di affinamento (se potete). Bottiglie 4500. Enologo Elisa Semino.

“La qualità non è mai casuale; è sempre il risultato di uno sforzo intelligente” (John Ruskin)