Caros Falcó, marchese de Griñon, grande esponente del mondo vinicolo spagnolo, ci ha appena lasciato colpito dal coronavirus. Ex marito di Isabel Preysler (sposata nel 1980), padre di cinque figli tra cui la popolare Tamara Falcó, grande amico del re di Spagna Juan Carlos, aveva 83 anni. Ricoverato grave alla Fundacion Jimenez Diaz a Madrid, l’imprenditore spagnolo non ce l’ha fatta. Carlos Falcó era un buon agronomo (“ingeniero agricolo”), laureatosi all’università di Davis. Il Dominio de Valdepusa è stato il primo appezzamento in Spagna a ottenere la denominazione di origine propria, celebre il suo Cabernet Sauvignon, vitigno in cui credette quando questo varietale in Spagna non godeva della fame che ha oggi. Carlos Falcó fu un visionario: nel 1974 introdusse il sistema di irrigazione a goccia e il sistema di allevamento Smart Dyson per l’areazione e la sanità delle uve. Ma fu anche un grande produttore di olio, ritenuto fra i migliori al mondo. Come non ricordare i suoi libri “Entender de vino” (1999) e il suo ultimo successo “Il grande libro delll’olio d’oliva – Una storia millenaria” (pubblicato in Italia da Mondadori). Fu un grande amico dell’enologo e ricercatore francese Emile Peynaud. Noi lo avevamo incontrato e intervistato a Toledo, nella sua splendida tenuta a Malpica del Tajo, sede della sua rinomata cantina, la scorsa estate e lo ricordiamo per la squisita cortesia e generosità, per le attenzioni e la grande disponibilità. Con sincero dispiacere scrivo queste poche righe, invitandovi a rileggere i reportage che gli avevamo dedicato qui nel nostro giornale.