Il governo sembra navigare a vista. E intanto la crisi economica potrebbe avere effetti devastanti. “Cabina di regia solo un rito, da D’Incà e Misani non abbiamo nessuna chiarezza su cifre di liquidità e decreto, né su entità scostamento bilancio. Fino a oggi non è stato versato neanche un euro nelle tasche degli italiani. Non c’è chiarezza su quando si potrà riaprire né sulle risorse a disposizione delle imprese”, ci spiega l’economista Renato Brunetta, che comunque si definisce ottimista perché “tutto finirà nel migliore dei modi e l’economia tornerà a correre, compreso il nostro grande made in Italy che ci distingue nel mondo”. L’imperativo è fare chiarezza. “Bisogna essere chiari, subito. Bisogna dare certezze alla gente, alle famiglie, alle imprese, ai mercati. E questo accade solo individuando l’entità dell’impegno delle manovre e la loro tempistica. Trump, dopo aver individuato i 2mila miliardi di dollari e averli concordati con la maggioranza e l’opposizione, ha spiegato agli americani come dare questi soldi e a chi darli. C’è bisogno di capire quale sarà il quadro complessivo delle politiche di intervento e non il primo, il secondo, il terzo decreto di aprile”. Sui soldi veri messi dal governo che ha annunciato una liquidità per 400 miliardi affonda: “Sono soldi delle banche garantiti dallo Stato. Ma le garanzie costano. Sembra che siano stati messi solo 2-3 miliardi, non c’è liquidità per nessuno al momento, servono tanti bazooka per evitare che la crisi diventi da simmetrica ad asimmetrica e ne escano solo i paesi più forti”. Brunetta ribadisce come tutto dovrebbe essere messo nero su bianco dal governo, con legge di Bilancio a giugno. Servono certezze improrogabili che al momento mancano.