La Doc delle Venezie ottiene la protezione ufficiale del nome e la conseguente iscrizione nel registro eAmbrosia da parte della Commissione Europea, aprendo alla possibilità di richiedere il riconoscimento del Consorzio da parte del Ministero delle Politiche Agricole per affrontare, nella pienezza delle sue funzioni di tutela e promozione, la difficile stagione del rilancio nel 2021. “Ed ora subito il riconoscimento ministeriale del Consorzio”, dichiara Albino Armani, presidente del Consorzio di Tutela. “Si chiude oggi un capitolo importante della storia della viticoltura italiana ed europea con la conclusione dell’iter di riconoscimento della Doc delle Venezie avviato nel 2014, un progetto inedito e ambizioso che è stato capace di costruire un concetto allargato di identità territoriale e porsi come punto di riferimento della produzione nazionale e globale di Pinot grigio. Il riconoscimento comunitario è la meta di un percorso intrapreso con coscienza da tutti i protagonisti della scena vinicola di Friuli, Trentino e Veneto, che hanno saputo accantonare campanilismi e fare squadra a beneficio di un patrimonio comune, il Pinot grigio del Nordest, mettendo in piedi un Consorzio impegnato da oltre tre anni nella tutela del valore del nostro vino e che, ora più che mai, deve ottenere presto il riconoscimento Ministeriale per entrare nella pienezza delle sue funzioni”.
Il pinot grigio del Nordest rappresenta l’85% del pinot grigio italiano e il 43% di quello mondiale. “Per l’anno prossimo il Consorzio punta non solo a recuperare e rafforzare le posizioni acquisite sui principali mercati di riferimento, tra cui UK e USA, animati da turbolenze legate ai temi Brexit e dazi che preoccupano molto la filiera, ma intende aprire una strada anche verso Paesi nuovi, dove il Pinot grigio delle Venezie è assente o marginalmente presente. Con il riconoscimento ministeriale, il nostro CdA sarà ulteriormente chiamato a tutelare e rafforzare il valore del Pinot grigio delle Venezie, che continua ad essere minacciato, ancora in queste settimane, da tendenze speculative al ribasso sui prezzi che dobbiamo contrastare anche con un lavoro comune di tavoli di filiera a livello territoriale e nazionale. Solo così riusciremo a portare a compimento il progetto consortile di cui oggi celebriamo un nuovo grande successo e che vorrei dedicare alla memoria di chi ne posto le basi, Bepi Catarin, che ha diretto il Consorzio fino al suo ultimo giorno con impegno illuminato e grande dedizione”.