Semaforo verde dall’Unione Europea per la DOC Maremma Toscana a commercializzare, per prima in Toscana, le tipologie bivarietali in etichetta sia nella stessa UE sia nei Paesi Terzi. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE (n. C 437 del 18 dicembre 2020) si è concluso il percorso comunitario riguardante le modifiche al disciplinare della denominazione, un iter iniziato nel 2016 con la loro approvazione da parte dell’assemblea dei soci.
Francesco Mazzei, presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, commenta: “Saremo i primi in Toscana, in un vino DOP, ad avere la possibilità di utilizzare in etichetta l’indicazione di due varietà (tipologie Bivarietali), molto richiesta soprattutto su mercati come USA, UK e Nord Europa. Questo è un passo che ci consente di giocare d’anticipo adattandoci al meglio alle nuove esigenze di mercato per aumentarne gli sbocchi commerciali, consolidando, al contempo, gli attuali trend di crescita e rimarcando l’aspetto qualitativo della produzione”. Si amplia il raggio d’azione della DOC Maremma, che rappresenta una Toscana del vino di certo ancora giovane  (il consorzio nasce nel 2014) ma con grandi potenzialità: “Con la modifica della base ampelografica e con l’inserimento della Riserva si vanno sicuramente ad aprire nuove prospettive commerciali per tante aziende”, conclude Mazzei.
Il direttore del Consorzio, Luca Pollini, conclude: “Giungiamo alla fine di un percorso non semplice ma su cui puntavamo tantissimo. Con la modifica degli uvaggi per la produzione delle tipologie Rosso e Bianco e l’inserimento della menzione Riserva per entrambe le tipologie andiamo ad innalzare il livello qualitativo e possiamo presentare dei vini che rispecchiano meglio il territorio e ci rendono più competitivi anche sui mercati UE e dei Paesi Terzi”.
Oltre alle tipologie bivarietali in etichetta, altre sono le modifiche rilevanti del disciplinare: per la produzione della tipologia Rosso potranno essere utilizzate, da sole o congiuntamente e per un minimo del 60%, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Cabernet franc, Merlot, Syrah e Ciliegiolo; per la produzione del tipo Bianco, accanto a Vermentino e Trebbiano toscano, sarà possibile utilizzare anche il Viognier da solo o congiuntamente alle altre due varietà, per almeno il 60%; la Menzione Riserva per la tipologia Bianco prevede un invecchiamento non inferiore a 12 mesi, per il Rosso invecchiamento obbligatorio di due anni di cui almeno 6 mesi in recipienti di legno. Buone prospettive di incremento quindi per la denominazione che, anche in questo 2020, vede confermato il trend di crescita dell’imbottigliato andando controcorrente rispetto ad altre realtà toscane.