Periodo di vendemmia ma nelle campagne è difficile trovare manodopera. Scordiamoci le foto ingiallite dei nostri nonni quando la raccolta era un momento atteso da tutta la comunità, che dava una mano, un vero momento di festa. “Andare in campagna” a lavorare è bello, è sostenibile, insegna il contatto con la natura ma oggi nessuno lo vuole fare. Questa è la verità.
Il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali Gianmarco Centinaio e  il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali Tiziana Nisini chiedono un confronto urgente ai ministri Stefano Patuanelli e Andrea Orlando sull’adozione di strumenti snelli per favorire il reperimento dei lavoratori stagionali nel settore agricolo. Nello specifico, i sottosegretari propongono l’istituzione della piattaforma “Pronto-lavoro” per diminuire burocrazia e creare occupazione. Una piattaforma dedicata presso l’Istituto previdenziale nazionale, che permetta la comunicazione rapida preventiva di assunzione e, mensilmente, la durata dell’attività lavorativa consentendo all’istituto previdenziale di emettere automaticamente e trimestralmente dei bollettini di versamento degli oneri contributivi e fiscali (forfettizzati). “Abbiamo cercato di rispondere a una serie di esigenze che arrivano soprattutto dal settore dell’agricoltura, come la necessità di reclutare personale per la fase della raccolta, che può essere della frutta, dell’uva in particolare, o delle olive il più velocemente possibile”, afferma il sottosegretario Mipaaf, Gian Marco Centinaio. “In passato c’erano i voucher, che però sono stati molto criticati dai sindacati e tolti dal governo Renzi. Così ci siamo trovati senza uno strumento di lavoro che potesse essere utilizzato per regolarizzare le prestazioni d’opera veloci, snelle e soprattutto molto limitate nel tempo. La richiesta che arriva dalle associazioni di categoria riguarda soprattutto le aziende medio-piccole. La burocrazia italiana è troppo complessa. Senza una regolamentazione si corre il rischio di incappare in una sanzione, anche se si tratta di parenti del datore di lavoro, che occasionalmente danno una mano. Il problema esiste anche per le aziende che fanno enoturismo, nel momento in cui si vuol fare provare a un turista l’ebrezza di una mezza giornata di vendemmia. Questo tipo di turismo, che viene praticato in tantissimi paesi del mondo, deve essere consentito regolarmente anche da noi. Nello specifico, abbiamo proposto un buono lavoro, che deve essere approvato il più velocemente possibile”.
“Non possiamo più aspettare”, conclude il sottosegretario MLPS Tiziana Nisini. “Servono misure flessibili e urgenti per mettere nella condizione migliore le imprese di poter creare occupazione liberandole dal peso di una eccessiva burocrazia e fiscalità”.