Gilda Fugazza è il nuovo presidente del Consorzio dell’Oltrepò Pavese. Ex bocconiana, commercialista e revisore legale, è titolare dell’azienda Mondonico a San Damiano al Colle (Pavia). A Winestopandgo racconta con grande realismo e pragmatismo la sua idea di Oltrepò, racchiusa nel concetto che esprime a più riprese “fare squadra”. È la prima donna a essere eletta nel Consorzio dell’Oltrepò. “Una responsabilità, ma credo che vivendo e operando in un territorio a forte vocazione vitivinicola, anche per dimensioni, sia una sorta di obbligo morale impegnarsi in una attività di questo tipo. Abbiamo un consiglio di persone determinate e professionalmente molto in gamba con cui mi confronto, avvalendomi di un lavoro di squadra consolidato sia all’interno del consiglio sia con tutti gli attori del territorio. L’Oltrepò ha bisogna di avere un progetto che vada bene per tutti gli attori della filiera”, spiega Gilda Fugazza. “Ogni presidente che cambia dà la sua impronta, ma preferisco concentrarmi sul futuro come squadra, non amo i protagonismi. Stiamo attraversando un periodo delicato, da una parte c’è stata la modifica dello statuto, un lavoro già improntato nel passato, che rappresenta una svolta importante per la nostra storia consortile, dall’altra la situazione mondiale generata dal Covid-19 difficile non solo per quanto riguarda il settore del vino, ma per l’economia in generale. Ora dobbiamo con tutte le attività di promozione del Consorzio cercare di contrastare questo periodo, evitare che da una crisi finanziaria si possa arrivare a una crisi economica che porterebbe al collasso molte aziende. Una volta sistemata la questione relativa all’aggregazione dei soci, ci concentreremo sulla promozione del territorio e dei suoi prodotti, in proposito siamo già partiti con delle iniziative non solo per far conoscere i vini, ma tutto l’Oltrepò, il suo paesaggio. Abbiamo un progetto digitale per la comunicazione, il marketing e la formazione delle cantine. Siamo a meno di un’ora da Milano, adesso gli agriturismi sono i posti più sicuri, le cantine stanno creando dei tour anche in vigna. La macchina deve ripartire. Il Movimento Turismo del Vino della Lombardia e le Strade del Vino, in cui è entrato un consigliere del Consorzio, stanno facendo tanto per la promozione”. Un suo obiettivo è “riunire nel Consorzio il maggior numero possibile di aziende, in modo da lavorare intorno a un tavolo tutti insieme. La valorizzazione del prodotto non avvantaggia solo una parte dei produttori, ma tutti. Se la bottiglia di vino è apprezzata e venduta a un prezzo maggiore, ci sarà più remunerazione per la filiera e al tempo stesso la percezione della qualità del prodotto sarà più alta. Stiamo lavorando anche sull’erga omnes: la frammentazione porta sempre a una duplicazione di attività e a dispersione di energie”. Tra un anno ci saranno le votazioni e alla domanda se le piacerebbe essere riconfermata risponde: “Sono una persona molto pragmatica, ragiono sull’oggi, non penso al domani. Ci sono tantissime cose da fare ancora prima di questa vendemmia, sono abituata a lavorare a testa bassa”.