Torna ad agosto, dal 17 al 22, il Pantelleria Doc Festival, terza edizione, alla scoperta dei vini doc da uve zibibbo dell’isola definita la “Perla del Mediterraneo”. Un intenso programma di sei giorni in cui i grandi vini di Pantelleria sono il fil rouge di un programma di promozione delle produzioni di pregio isolane e del turismo. Il programma prevede visita delle cantine e dei vigneti coltivati a zibibbo, ubicati in luoghi affascinanti, dalle contrade più agricole a quelle affacciate sul lago o sul mare, fino alle vigne che sorgono all’interno di parchi archeologici. A seguire degustazione dei vini di Pantelleria doc prodotti dalle cantine: dai vini bianchi, agli spumanti, dai frizzanti ai moscati e passiti. Vini da assaporare da soli o accompagnati da prodotti tipici dell’isola in una atmosfera vacanziera, ascoltando il racconto di chi li ha prodotti con passione e fatica. Lo zibibbo, uva dolce e aromatica la cui coltivazione ad alberello pantesco è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità Unesco, cresce su terreni vulcanici scoscesi, duri da lavorare, sferzati dal vento. “Il termine viticoltura eroica – spiega Benedetto Renda, presidente del Consorzio Volontario per la Tutela e la Valorizzazione dei vini Doc dell’Isola di Pantelleria e presidente di Cantine Pellegrino – ha un significato profondo. Produrre vino a queste latitudini è una vera propria impresa eroica: in media, infatti, a Pantelleria occorre più del triplo del tempo di lavoro che si richiede in altre realtà territoriali. Le condizioni geografiche estreme, la forte pendenza dei terreni, il vento che soffia costante, le limitate disponibilità di manodopera, la scarsità di piogge e l’assenza di sorgenti d’acqua dolce rendono l’attività dei vignaioli un miracolo continuo, premiato dalla qualità eccelsa dei vini”.
Nessuno, infatti, conosce meglio dei contadini panteschi i metodi di potatura e le pratiche agronomiche necessarie per ottenere il meglio dalle coltivazioni sui terreni impervi e selvaggi dell’isola. Il Moscato e il Passito, la  cui gradazione alcolica è più elevata del Moscato e la sua struttura è più complessa per l’aggiunta di uva passa durante la fase di fermentazione, hanno ormai raggiunto i migliori punteggi della critica internazionale.