Vivito, la più grande coop del vino toscana, è una realtà che riunisce due cantine molto radicate sul territorio, la Cantina Sociale di Certaldo (Firenze), primo produttore della Vernaccia di San Gimignano, e le Colline del Chianti di Poggibonsi (Siena) in cui era già confluita la storica Cantina di Geggiano. I numeri? Più di 105000 quintali di uva lavorata e un valore della produzione di 12,5 milioni di euro per un totale di circa 700 soci, 30 dipendenti e 1700 ettari vitati. La produzione di Vivito (acronimo di vini di viticoltori toscani) spazia dal territorio del Chianti fiorentino e senese alla Maremma grossetana. Gli amministratori e presidenti delle due cooperative di partenza, Davide Ancillotti e Malcolm Leanza, sono riusciti a portare le le due cantine a un soggetto unico che parte da numeri significativi, anche per quanto riguarda la base sociale, e con margini ulteriori di crescita, garantendo alla filiera volumi di vino prevalentemente sfuso. Vivito aderisce a Legacoop e il presidente è Davide Ancillotti. “Si tratta di una fusione di proporzioni enormi che getta le basi per la costituzione di un nuovo soggetto cooperativo solido”, spiega Roberto Negrini, presidente di Legacoop. L’atto finale è previsto a dicembre. “È un percorso progettuale, iniziato prima della pandemia, per cui non sussistono elementi di necessità: entrambe le strutture operano infatti con un margine remunerativo e senza debiti. Sono evidenti gli elementi di opportunità che vanno a beneficio dei soci conferitori e finanziatori i quali potranno contare su più stabilimenti, su un maggiore potere d’acquisto e stoccaggio, su una maggiore capacità logistica e finanziaria”, conclude Ancillotti.