Si guarda al domani, alla ripresa economica ed enoturistica. Questo il significato del riconoscimento di Barolo “Città Italiana del Vino 2021”. Un concorso tra comuni a vocazione vitivinicola ed enoturistica, indetto dall’Associazione Nazionale Città del Vino,  che mette in risalto l’importanza della cultura del vino nel paesaggio, nella storia e nell’economia locale e che promuove al tempo stesso percorsi e modelli virtuosi di gestione del territorio e di sostenibilità. Forte il legame tra Barolo, il vino e l’enoturismo, legame che ha contribuito a fare delle Langhe un Patrimonio Unesco. Barolo, un piccolo paese con una grande storia e prima città ad ottenere questo prestigioso riconoscimento su quasi 500 città italiane aventi diritto e sette candidate, ha vinto grazie a un articolato programma di iniziative, fra cui mostre d’arte contemporanea per tutto l’anno nelle cantine, seminari, lectio magistralis, installazioni artistiche, che coinvolgeranno anche il WiMu, il Museo del Vino.
Menzioni speciali per Montepulciano (Siena) e Duino Aurisina (Trieste).