Il Consorzio Vino Chianti Classico è uno degli interlocutori coinvolti, su iniziativa del Prefetto di Firenze Laura Lega, nella firma di un protocollo di intesa di validità triennale con il Consolato Generale degli Stati Uniti d’America e tanti altri soggetti istituzionali per creare una rete di riferimento per gli studenti stranieri nel territorio metropolitano di Firenze. Scopo, non secondario, del protocollo è anche quello di mettere in pratica un’attività coordinata di prevenzione dei rischi per la sicurezza, educando al “bere consapevole”.
L’Università degli Studi di Firenze e il Consorzio Vino Chianti Classico, coordinandosi tra loro e con il Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Firenze, si sono impegnati “a programmare interventi di formazione mirati alla miglior conoscenza del territorio metropolitano, della produzione agricola locale, della gastronomia e del “mondo del vino”, eccellenza della Città Metropolitana di Firenze e dell’intera regione, per intraprendere un percorso culturale volto, oltre che ad apprezzare i prodotti locali, a favorire un consumo consapevole e responsabile delle bevande alcoliche, scongiurandone gli abusi.”
I rapporti del Chianti Classico con gli USA vantano secoli di storia. L’esploratore Giovanni da Verrazzano, chiantigiano della Val della Greve, fu il primo europeo a entrare nella Baia di New York nel 1524 e a lui è dedicato il Verrazzano Narrows Bridge. Mentre Filippo Mazzei, membro di una nobile famiglia di viticoltori di Castellina, nel ‘700 ebbe interessi commerciali e politici negli USA, stabilendosi in Virginia e stringendo rapporti d’amicizia con Thomas Jefferson e Benjamin Franklin. Oggi sono gli americani i primi consumatori dei vini del Gallo Nero:  più di una bottiglia su tre viene esportata nel Nord America, e da questo paese proviene la gran parte dei turisti che visitano le colline tra Firenze e Siena dove il Chianti Classico viene prodotto.
“La wine education è un tema che come Consorzio ci riguarda da vicino – dichiara il direttore Carlotta Gori, – il percorso di approccio al vino per diventare un consumatore consapevole si lega indissolubilmente alla conoscenza e alla scoperta delle caratteristiche che lo rendono un prodotto unico, e tra queste la zona di origine è oggi più che mai segno distintivo. Il Chianti Classico ha inoltre una storia che è unita a doppio filo con quella della città di Firenze dal Medioevo: a buon diritto entra nella cultura che si respira nel capoluogo toscano, e ne è cifra essenziale in Italia e all’estero”.