Buone notizie dall’Oltrepò Pavese, che si ricompatta. La credibilità del Consorzio di tutela è in crescita grazie a un grande lavoro di squadra portato avanti dalla nuova direzione di Carlo Veronese, di cui abbiamo a suo tempo anticipato il programma. Sono diciotto le aziende che hanno avanzato al Consorzio la loro proposta di ammissione, precisamente le aziende agricole Manuelina, Bruno Verdi e Vitivinicola Verdi F.lli, Cà Montebello, Calatroni, Cantine Monterosso, Fattoria F.lli Massara, Finigeto, Frecciarossa, Il Molino di Roverscala; La Travaglina, Piccolo Bacco dei Quaroni, Quaquarini Francesco, Scabini Davide, Tenuta Bellcolle, Travaglino, Vistarino. Un importante “contingente” arriva dal Distretto del Vino di Qualità dell’Oltrepò Pavese, che ha sottolineato in una nota il rientro delle aziende di filiera del Distretto in Consorzio motivando la necessità, oggi più che mai impellente, di unità territoriale e di importanti riforme volte al rilancio della Denominazione. Soddisfatto l’assessore regionale Fabio Rolfi, sempre attento alle problematiche del territorio e delle sue aziende, che ha commentato: “L’Oltrepó Pavese è la prima area vitivinicola della Lombardia, con un enorme potenziale sia sotto il profilo produttivo sia turistico. Se il mondo del vino parla con una voce sola è più forte e può essere più autorevole nel rapporto istituzionale con le altre realtà ed anche al proprio interno per le decisioni non indolori che dovranno essere prese per il rilancio del comparto. Stiamo attraversando un periodo di forte difficoltà per tutta la regione. L’unico modo per uscirne è quello di avere un obiettivo comune e di unire le forze per raggiungerlo. Ringrazio dunque il Consorzio e le aziende, che stanno dimostrando senso di responsabilità proprio nel momento di maggior necessità”. Luigi Gatti, presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò, ribadisce: “Questa notizia non può che essere accolta con particolare entusiasmo in un periodo così difficile per il mondo del vino in generale e per il nostro in particolare, proprio nel momento del rilancio e della promozione internazionale. È un segno di serietà da parte di tante aziende che hanno compreso il senso di un lavoro collegiale e programmatico, costruito attraverso le relazioni istituzionali e di territorio, quello che il nuovo Consorzio ha intrapreso e vuole portare avanti con determinazione. Dal punto di vista numerico e di rappresentanza è anche una notizia importante per la tutela delle denominazioni. Quando il CdA nelle prossime settimane approverà queste domande di ammissione i soci potranno pensare ad un progetto di rilancio davvero importante”. Diverse le denominazioni dell’Oltrepò Pavese del vino: 1 Docg (Oltrepò Pavese Metodo Classico), 7 Doc (Bonarda dell’Oltrepò Pavese, Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese, Casteggio, Oltrepò Pavese, Oltrepò Pavese Pinot grigio, Pinot nero dell’Oltrepò Pavese e Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese), 1 Igt (Provincia di Pavia).