RED FRIDAY – WEEK 47

Siamo a Castronuovo di Sant’Andrea, borgo dell’entroterra lucano nel Parco Nazionale del Pollino, con il Grottino di Roccanova “L’Essenza” dell’azienda De Biase. Vini biologici e vegani, in questo caso un blend di Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Malvasia Nera di Basilicata e Montepulciano che danno vita a un vino di grande personalità, espressione dell’acclimatamento di questi vitigni in un angolo d’Italia ancora troppo sottovalutato, ma di grande potenzialità. Vuoi per il suolo, vuoi per il clima, vuoi per la mano rispettosa dell’enologo, questo vino sa raccontare con grinta il territorio da cui proviene. Una piccolissima Doc, solo 8 aziende in 5 comuni. L’Essenza nasce da viti di 20-30 anni, su suoli sabbiosi e argillosi a 600 metri s.l.m. che regalano freschezza e profondità olfattiva. Su un altopiano con tradizioni vitivinicole antichissime e autentiche.
Le uve sono vinificate separatamente. La fermentazione delle vinacce avviene a temperatura controllata con prolungato contatto tra bucce e mosto. Subito dopo la malolattica si procede a comporre il blend. Il vino matura nelle grotte, tipici tunnel scavati nell’arenaria a temperatura costante tutto l’anno che gli danno il nome, “Grottino” appunto, in botti vecchie di rovere per circa un anno, cui segue imbottigliamento. Il colore è rosso intenso, tendente al bluastro. Al naso piccoli frutti rossi e neri in primo piano, sentori speziati, accenni di tabacco e cioccolato fondente. Al palato è di media struttura, morbido, ben bilanciato tra alcol e acidità che gli dà una spinta verticale. Di grande piacevolezza di beva, a tavola la bottiglia finisce. Obiettivo: diventare il vino simbolo di questa piccola denominazione. Direi che ci siamo e azzarderei che in futuro la curiosità dei consumatori sarà sempre più orientata ai territori quasi dimenticati, alla ricerca di un’unicità altrimenti difficile da trovare. Bottiglie tremila. Enologo Fabio Mecca.

“Cerco l’autenticità, non la perfezione che porta con sé compromessi strutturali” (Fabio Mecca)