… WHITE, PINK, ORANGE? – WEEK 48

Siamo a San Floriano del Collio, su terreni di ponca ricchi di microelementi che regalano al vino sapidità e mineralità infinite, con il Pinot grigio ramato Vis Uvae dell’azienda Il Carpino. Sono vini integri, senza aggiunta di lieviti selezionati, senza chiarifiche né filtrazioni. Da viti di oltre 40 anni. Alla base, per ottenere un grande macerato, occorre un lavoro certosino in vigna. L’uva deve arrivare in cantina perfetta e al punto giusto di maturazione: fondamentale avere vinaccioli maturi per evitare le sensazioni sgradevoli legate al “verde”.
La vendemmia si spinge un po’ più avanti del normale. La macerazione, con lieviti indigeni, si protrae per due settimane. Nella prima fase le follature avvengono più volte al giorno. Il vino affina in botti usate sulla propria feccia per un anno, segue prima sfecciatura, un altro anno in acciaio per la decantazione naturale e ancora due anni in bottiglia. Tra la vendemmia e la messa in commercio passano 4 anni. La 2016 è ancora giovane rispetto alle sue potenzialità evolutive, ma la leggiamo in prospettiva. La macerazione agevola la longevità del vino. Il colore è arancio tendente al pinot nero scarico, con riflessi brillanti, cangianti. Un vino elegante, puro, di intensità e complessità olfattiva e gustativa tutta giocata sul frutto rosso maturo, di buona freschezza, mineralità e con una piacevole vena sapida. Nelle annate più vecchie percepiamo note di miele. La prima annata prodotta è la 2004 e ancora non si sente il terziario. Sedici anni di longevità sono garantiti, ma il vino va oltre. A occhi chiusi potrebbe sembrare un rosso. Bottiglie 4mila. Sono rimaste solo magnum. Winemaker Franco Sosol.

“Prendi la vanga, è la tua matita. 
Prendi i semi e le piante, sono i tuoi colori” 
(William Mason)