… WHITE, PINK, ORANGE? – WEEK 47

Siamo a Zenevredo con l’Oltrenero Brut Nature millesimato 2015 di Tenuta Il Bosco (Zonin). Non una bollicina nordica, ma un Pinot nero dell’Oltrepò Pavese, da clima secco, quasi da enclave mediterranea, con raccolta anticipata per mantenere una bella acidità e un grado alcolico contenuto. Questa annata è stata preceduta da un temporale rinfrescante, cui sono seguiti dieci giorni di abbassamento delle temperature che al vino regalano freschezza. Un Metodo classico da vigneto di 2,5 ettari e da suoli appenninici, argillo-calcarei e marnosi di origine marina.
Sboccato ad aprile, è all’inizio del suo percorso virtuoso quando lo degustiamo. La prima vinificazione avviene in acciaio, con una parte del 30-40% del prodotto che fa legno, sia botti grandi da 20-25 hl sia qualche vecchia barrique, e con il 20-30% della massa che svolge la malolattica (novità introdotta su questa annata). Quattro gli anni sui lieviti. Nature significa zero dosage. Il perlage è fine e persistente. Il colore giallo paglierino con nuances dorate. Piacevolissimo nel suo essere nature, longevo, esprime il territorio e il Pinot nero. Naso molto caratterizzante, agrumi rinfrescanti in primo piano, accenni di frutti rossi, un floreale bianco, sentori di piccola pasticceria e di crosta di pane. Ottima la corrispondenza gusto-olfattiva. Croccante. Con una buona struttura, una intrigante vena sapido-minerale e di complessità aromatica. Questo vitigno in una zona un po’ più calda regala un Metodo classico ricco, sicuramente più “vino” dei tradizionali spumanti da aperitivo. Bottiglie 6-7 mila. Enologo Stefano Ferrante. 

“Il vino è la base della convivialità. E il convivio l’espressione massima della cultura, nei tempi antichi come oggi” (Anonimo)