A pochi giorni dal 31° Benvenuto Brunello (11-21 novembre) il Consorzio del vino Brunello di Montalcino ha rilasciato i dati registrati dal nuovo Osservatorio Prezzi sul venduto relativo ai primi 9 mesi di quest’anno, da cui si evince che sono ottime le performance del Brunello sui mercati mondiali. Questo grazie a un prezzo medio in forte incremento, a una buona tenuta dei volumi e a un’ulteriore crescita nei mercati strategici, già protagonisti di un boom della domanda nel biennio precedente. 
Le imprese incidono per il 28% sul venduto della denominazione, la crescita tendenziale a settembre segna in termini di valore un +21,5%, con un balzo del prezzo medio tra prodotto di “Annata” e “Riserva” – ora vicino ai 27 euro alla bottiglia franco cantina (+14%, con punte di oltre il 24% negli Usa) – ben oltre la spinta inflazionistica. In crescita, a sorpresa per un’ultima annata (2017) non così ricca, anche i volumi, saliti del 6%. La proiezione sui 12 mesi del 2022 porta a un valore complessivo delle vendite di Brunello vicino ai 250 milioni di euro. In crescita anche i numeri relativi al Rosso di Montalcino, con rialzi sia in valore (+20%) sia in volume (+9%).
Nei primi 9 mesi di quest’anno sono state vendute quasi 7 milioni di bottiglie di Brunello di Montalcino tra i prodotti di “Annata”, “Vigna e “Riserva”, protagonista quest’ultima di un fortissimo rialzo sul pari periodo 2021.
Molto bene sul fronte domestico, che si conferma in forte ascesa e rappresenta oggi circa 1/3 dell’intero mercato grazie a una crescita dei volumi commercializzati che supera il 17%, con i valori a +31%.  A tirare è l’estero, Stati Uniti in testa, dove con il dollaro forte ha pesato meno il fortissimo rialzo del valore medio (+25%), a fronte di volumi stabili. Dietro agli Usa, che da soli valgono in valore il 33% delle esportazioni, vola la domanda canadese (+27%) e cresce in corposa doppia cifra anche la Germania, che supera il Regno Unito, unico tra i mercati big in difficoltà (-15%).
“La difficile fase congiunturale che ci attende nel breve e medio periodo ci impone massima attenzione. Il Fondo monetario internazionale prevede una fase recessiva nel 2023 per l’Italia e la Germania e anche negli Usa le recenti prospettive al ribasso per i prodotti super-premium analizzate da Rabobank suonano come campanelli di allarme da non trascurare”, commenta il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci.