I cinque re, alias le cinque Docg della Lombardia: Oltrepò Pavese Metodo Classico, Moscato di Scanzo, Sforzato della Valtellina, Valtellina Superiore, Franciacorta. Una quattro giorni dedicata all’eccellenza del vino lombardo a denominazione di origine controllata e garantita, dall’8 all’11 dicembre, nelle sale del Castello Visconteo-Sforzesco a Vigevano, nell’anno delle celebrazioni in onore di Ludovico il Moro – che, però, pare prediligesse i vini liguri e greci -, mecenate che nel 1492 firmò l’editto con cui si diede il via all’edificazione della Piazza Ducale, regale atrio d’accesso al castello.
“I 5 Re” è il titolo di un percorso enoculturale all’interno di cinque sale di grande pregio storico e artistico: Seconda Scuderia, Sala del Duca, i due piani della Sala della Duchessa, che ospitavano gli appartamenti di Beatrice d’Este, Sala dell’Affresco. In ciascuna un’isola di degustazione con protagonista una casa vinicola o un consorzio che rappresenta la Docg. A completare l’offerta un ricco programma di masterclass.
 “La particolarità dell’evento è che non ci sarà un pass fisico. Acquistato il biglietto online, ciò che permetterà di accedere alla manifestazione è la registrazione tramite il proprio cellulare con scansione QR Code o con tecnologia NFC. Avviciniamo tutti il calice al cellulare e avventuriamoci nelle sale”, spiega Giandiego Amira (Popika Agency), responsabile di progetto. “Dal 2014 al 2019 abbiamo realizzato la manifestazione ‘Morbegno in cantina’, un percorso enogastronomico in cui si visitavano le antiche cantine private di Morbegno e i palazzi storici con banchi di degustazione riservati esclusivamente ai vini di Valtellina. Abbiamo voluto ampliare questa tipologia di evento spalancando le porte non solo alla Valtellina ma a tutta la Lombardia. Così è nato ‘I 5 Re’. Siamo arrivati a Vigevano dopo una serie di studi dei territori lombardi. Vigevano ha la fortuna di essere una città medio piccola facilmente raggiungibile, vicina a Milano, di valenza artistica e storica, per di più siamo nell’anno del comitato d’onore per Ludovico il Moro”.
In Lombardia, dove il vino si fa dall’arco alpino alla Pianura Padana, fino agli Appennini, la storia della viticoltura risale all’epoca preromana (VII secolo a.C.), ma si deve ai Romani il consolidamento del sistema produttivo. Con i Longobardi la viticoltura perderà interesse: saranno i monaci nell’Alto Medioevo a recuperare le tradizioni vinicole, consegnandocele. Oggi, è l’Oltrepò Pavese, con oltre 13mila ettari su un totale regionale di quasi 30mila, l’area più vitata della Lombardia. La geografia è molto varia. Per quanto riguarda le cinque Docg, si va dalla Valtellina, con la sua viticoltura terrazzata sul lato destro dell’Adda, all’Oltrepò Pavese, il territorio più a sud della regione, tra il Po e gli Appennini, dove si produce il 60% del vino lombardo, passando dalla Franciacorta, zona a sud del Lago d’Iseo, con i suoi tremila ettari vitati principalmente vocati agli spumanti metodo Classico, fino all’area bergamasca: il piccolo comune di Scanzorosciate eccelle nella produzione del Passito, per la precisione quella del Moscato di Scanzo è l’area Docg più piccola d’Italia (31 ettari collinari).
Conclude il sindaco Andrea Ceffa: “Presenteremo l’evento ‘I 5 Re’ in conferenza stampa domani. È un’esperienza di rilievo per la nostra città e potrebbe diventare un modello da portare avanti negli anni. Se costruita bene sarà un’opportunità di valorizzazione del castello. Il sottotitolo è ‘Inebriarsi di cultura’, per un rilancio turistico in chiave enogastronomica di Vigevano”.    

                                                                             
                                                                                            (Il castello dall’alto)