La situazione difficile che stiamo vivendo dal punto di vista sanitario ed economico impone considerazioni di più ampio respiro sull’economia, non strettamente legate al comparto vitivinicolo. “L’economia italiana e, molto probabilmente, quella globale, entreranno in recessione quest’anno, per gli effetti provocati dal coronavirus. Dimentichiamoci il +0,6% di crescita del Pil indicato dal Governo lo scorso Ottobre. Dimentichiamoci anche il +0,3% indicato dalla Commissione Europea nel suo ultimo Outlook e il +0,2% stimato dall’Ufficio Parlamentare del Bilancio qualche settimana fa perché, entrambe, non scontavano ancora gli effetti della crisi. Le prime stime che li scontano sono state fatte dalla banca d’affari Nomura e dalla società di ricerca londinese ADA Research. La prima stima una riduzione del Pil su base annuale pari a -0,9%, la seconda è giunta ad un risultato simile, -1,0%. Quanto all’economia internazionale, l’economista Nouriel Roubini, famoso per aver saputo predire la crisi del 2008, ha dichiarato, in una intervista a Der Spiegel, che la crisi si risolverà “in un disastro”, e che i mercati finanziari perderanno una percentuale compresa tra il -30,0% e il -40,0%, una situazione che potrebbe addirittura riaprire la contesa alle prossime elezioni presidenziali di novembre, considerando che il virus si è diffuso anche nella ricchissima e produttiva West Coast americana”, spiega a Winestopandgo l’economista Renato Brunetta. Intanto la mazzata Usa all’Italia. L’amministrazione americana ha elevato l’allerta nei confronti dell’Italia (allerta 3), come già fatto per la Corea del Sud, a seguito di una valutazione dei Centers for diseases control (Cdc), la più alta autorità federale negli Usa. A tutti i cittadini si consiglia di non recarsi in Italia se il viaggio non è strettamente necessario. Il livello 4 dell’allerta, ora attuato solo nei confronti della Cina, rappresenta il divieto di viaggiare. Intanto la Casa Bianca – spiegano fonti dell’amministrazione – sta studiando un piano per attenuare l’impatto dell’emergenza Coronavirus sull’economia Usa. Fra le misure ci sarebbe un taglio delle tasse che potrebbe calmare i mercati e salvaguardare la crescita del paese. E l’Italia? “In questo momento, con la recessione che avanza, con l’emergenza prodotta dal Coronavirus, con la nostra economia ridotta al disastro, serve uno scatto di iniziativa politica, serve un Governo forte che tratti con l’Europa la sospensione del Fiscal Compact, del Six-Pact e del Two-Pact. Serve un Governo capace di rilanciare gli investimenti pubblici, soprattutto infrastrutturali, serve un Governo che dia garanzie ai mercati, all’Europa e al resto del mondo, in termini di capacità, professionalità e competenza, con obiettivi di politica economica finalizzati alla crescita, all’occupazione e al miglioramento dell’efficienza del sistema-Italia. Servono grandi decisioni, servono forze politiche che in Parlamento sappiano decidere presto e bene”, conclude Brunetta.