Oltrepò in Giro, la settimana rosa dell’Oltrepò Pavese in attesa della diciottesima tappa del Giro d’Italia, la Rovereto-Stradella, in programma giovedì 27 maggio, si colora di eventi: bike tour, masterclass e lezioni sui vini e sul territorio, sinergie con diverse realtà dell’agroalimentare e con l’Istituto per la formazione professionale Santa Chiara di Stradella nell’ottica di promuovere il buono e il bello di quella provincia “a forma di grappolo d’uva” citata e amata da Gianni Brera. Sette appuntamenti, sette i comuni coinvolti (Zenevredo, Montù Beccaria, Broni, Cigognola, Canneto Pavese, Castana, Montescano) dove sarà posizionato un promo truck dedicato in esclusiva all’evento, con allestimento di un’area hospitality, di una dedicata allo svolgimento delle attività connesse all’enogastronomia locale, di un villaggio commerciale, più 7 bike tour con di volta in volta un testimonial d’eccezione: Norma Gimondi, figlia di Felice Gimondi, Gianni Bugno, Claudio Chiappucci per citarne alcuni. Un provincia a forma di grappolo d’uva, ma anche di tradizioni e di bike a due passi da Milano. Sempre più turisti e appassionati di vino e di eccellenze agroalimentari hanno dimostrato negli ultimi anni che l’Otrepò Pavese è a misura di bicicletta e che un week-end slow in campagna è una valida alternativa alla vicina Liguria. A prezzi accessibili.
“Cerchiamo di valorizzare e promuovere, come da statuto, il territorio e i suoi prodotti. Parlo prima di territorio non a caso, ma perché i prodotti sono il frutto del territorio. Far conoscere i prodotti vuol dire far conoscere da dove provengono. Da qui il legame con il Giro d’Italia, che ci permette di volare sulle nostre colline, di pedalare e incontrare vigneti con conformazioni, allevamenti, tipologie di uve e vini diversi, e noi vogliamo offrirli tutti per far capire che qualsiasi cosa qui si pianti cresce bene. L’Oltrepò è un territorio oltre il Po, il grande fiume che ci dona l’acqua, che è anche il primo bicchiere che si porta in tavola, poi viene il vino. Dopo il Po si ergono le nostre colline”, spiega la presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese Gilda Fugazza. “Il plus sono territori molto variegati e una grande biodiversità, dalle farfalle alla frutta. Abbiamo lo zafferano, è ritornata la lavanda e sono ritornate le spezie. La diversità biologica ci porta alla sostenibilità. Ma la sostenibilità deve essere agricola,  economica e sociale. Sostenibilità agricola significa conservare il territorio per le generazioni future, diffondere pratiche di inerbimento nei filari per evitare le frane, realizzare i drenaggi quando si rifanno gli impianti, ritornare alle vasche di cemento che mantengono la temperatura ottimale in cantina con refrigerazione naturale, conservare le vasche di raccolta dell’acqua piovana in un territorio dove il cambiamento climatico ha rimescolato le carte. Bisogna mantenere una sostenibilità economica perché il lavoro va remunerato secondo il giusto valore, occorre reperire le materie prime sul territorio, offrire vini a un giusto prezzo. La sostenibilità è anche sociale perché le aziende sono fatte di persone e le famiglie, dietro il lavoro, devono essere tutelate. Se le cose non vanno bene per un’azienda, le ricadute si riversano su tutto l’indotto. Il nostro consorzio crede nei valori dello sport. Il ciclismo, per fare un esempio, significa fare squadra, sminuire i personalismi per arrivare tutti insieme al traguardo. Il gregario aiuta il campionissimo. È la squadra che deve vincere non il singolo”.
Per il direttore Carlo Veronese: “Questi sono i grandi eventi di coesione, dove è necessaria l’unione, una sinergia fra comuni grandi e piccoli che imparano sempre di più a lavorare insieme. Non potevamo mancare perché crediamo nel territorio e così ci credono tanti altri enti e associazioni di categoria che sono allineati con noi. Lo scopo è far parlare dell’Oltrepò Pavese a livelli alti e non solo locali. Il Giro d’Italia è una delle massime espressioni di comunicazione. Il consorzio sarà partner anche della sei giorni di Enduro fra la fine di agosto e i primi di settembre. Quello che alcuni non capiscono è che una zona non diventa importante partecipando a un solo evento, ma serve tanta strada e quindi occorre mettere in campo diverse azioni come queste in futuro. Nella mia attività come direttore del Consorzio del Lugana ho partecipato a tante feste di paese, a tante mazurke, eppure hanno funzionato. Non importa se ci troviamo di fronte un lord inglese o una persona di più umili origini, ciò che conta è che ami il nostro prodotto e sia disposta a pagare il prezzo giusto”.
Per Andrea Frustagli, assessore alle attività produttive e alla promozione del territorio e allo sport: “Sport e territorio viaggiano insieme. Il Giro d’Italia insegna che dietro il ciclismo ci sono storia, cultura, ambiente, valori. La tappa di arrivo a Stradella l’ho fortemente voluta insieme ad Emanuele Bombini e all’amministrazione comunale, coinvolgendo poi tutto il territorio e i comuni di passaggio. Pensavo di trovare molta più unione, invece come in una squadra di ciclismo c’è sempre qualcuno che resta indietro. Dovremmo essere più pronti a sposare un’idea per portarla avanti insieme. Comunque penso e spero che questo sia l’inizio di una grande collaborazione. Il Consorzio di Tutela Vini Oltrepò Pavese è il nostro primo partner. Abbiamo dei produttori che ancora non capiscono l’importanza di questi eventi, ma siamo fiduciosi per il futuro. Accettiamo critiche e suggerimenti. Credo che alla fine vincerà il territorio. In ogni tappa del nostro Aspettando il Giro in Oltrepò abbiamo inserito dei bike tour di trentasei chilometri con pedalata assistita per far conoscere queste magnifiche colline anche a chi non è un professionista della bici. Dobbiamo promuovere la bike, non la bicicletta da corsa, perché non siamo in pianura. Questo diventerà il prossimo turismo esperienziale mordi e fuggi”.
Conclude Emanuele Bombini: “Il mio impegno a portare avanti lo sport sul territorio nasce da una grande passione, la bicicletta. Il fine è utilizzare lo sport come mezzo speciale per promuovere un’idea di Oltrepò Pavese e bike in cui entra in funzione un motore elettrico che aiuta a spingere quando si affronta una salita come quella di ieri a Cigognola, che pochi appassionati altrimenti sarebbero riusciti a fare. C’era anche il sindaco di Cigognola in bicicletta ed era entusiasta. In questi eventi deve crederci soprattutto chi fa parte del tessuto commerciale ed imprenditoriale: può riceverne beneficio l’agriturismo, il ristorante, la cantina e il singolo negozio. Noi ci siamo”.