WINECODE DEL VENERDÌ VI CONSIGLIA… UN VINO ROSSO DELLE MARCHE

Siamo a pochi chilometri dal mare, a metà strada tra Senigallia e Jesi, sulle dolci colline di Morro d’Alba, cuore dell’omonima denominazione, con il Lacrima di Morro d’Alba Guardengo di Mario Lucchetti. Trenta ettari totali in regime biologico, di cui venti a Lacrima di Morro, su trecento totali della denominazione, e dieci di Verdicchio. L’azienda, oggi alla terza generazione, è stata la seconda negli anni ’90 a produrre il Lacrima di Morro, una delle prime Doc per la valorizzazione dei vitigni autoctoni marchigiani che attualmente annovera una quindicina produttori.
Terreni ideali per il vitigno sono quelli argillosi, collinari, ventilati e ricchi di minerali di questo angolo delle Marche. Il vigneto del Guardengo  con viti di 50 anni è il più vecchio della denominazione. L’obiettivo è creare vini di territorio. Se il lacrima di Morro è un vino tradizionalmente bevuto fresco, con una decisa impronta acida, senza note di affinamento e balsamiche, Lucchetti con il Guardengo va oltre e  lascia riposare il vino per più di un anno per sviluppare un iniziale bouquet di affinamento che raggiungerà il massimo della sua espressione dopo cinque anni, quando si avvertiranno note ancora più speziate, di erba tagliata ed eucalipto. 
Il Guardengo è un Lacrima di Morro al 100%, da singolo vigneto di 2 ettari. La vinificazione in acciaio conserva la fragranza dei profumi. Fermentazione e macerazione si protraggono per 30 giorni, seguono la malolattica, svolta naturalmente, un affinamento in botte di cemento vetrificato per sei mesi e uno ulteriore in bottiglia per altri sei. Passano circa 18 mesi tra la vendemmia e la messa in commercio del vino. Il colore è rosso rubino carino, nella fase più giovanile con sfumature violacee. Il naso è varietale, con un corredo aromatico ben espresso da un floreale di violetta e rosa canina, soprattutto in gioventù, a un fruttato di mora di rovo e visciola, con leggere note speziate tipiche del vitigno. Al palato l’annata 2018 si caratterizza per un gusto pieno, asciutto e sapido, con tannini che sono nella fase iniziale del loro percorso e una buona freschezza data da una spalla acida, leggermente superiore alla siccitosa annata 2017, in equilibrio con il corpo e che conferisce al vino una maggior capacità di invecchiamento. Zero il residuo zuccherino. Novemila bottiglie annue. Enologo Paolo Lucchetti.
Curiosità: il termine “lacrima” deriva dalla particolarità degli acini che durante la maturazione tendono a rompersi facendo fuoriuscire il succo. Questo è un elemento affascinante per lo storytelling, meno sotto il profilo produttivo. 

Le Marche sono un frutto miracoloso nato dall’unione tra bellezza naturale e intelligenza dei luoghi” (Carlo Bo)

LACRIMA DI MORRO D’ALBA DOC SUPERIORE GUARDENGO  2018 – LUCCHETTI

 

A TAVOLA

 

Si abbina con un tagliere di salame lardellato di Fabriano e di salame ciavuscolo, con primi piatti al ragù, carni bianche e rosse al cuore, stinco di maiale. Il Lacrima di Morro arricchisce cucine speziate, sapide. Ottimo compagno per il tartufo nero, quindi via libera a vitello, tagliata, filetto o scaloppine con tartufo. Olé!

 

Lucchetti

Via Santa Maria del Fiore, 47

60030 Morro d’Alba (AN) – Marche

Italia

Tel. 0731 63314

email: info@mariolucchetti.it

http://www.mariolucchetti.it

Informazioni di servizio

Tipologia: ROSSO SECCO
Vitigno:
Annata:
Gradazione: 14%
Longevità: 15 ANNI
Temperatura servizio: 15 - 16°C
Formato: 0,75 - 1,5 L
Prezzo: 18 / 35€
Valutazione: