Sabato 25 e domenica 26 giugno l’appuntamento è con la quinta edizione di “Sbarbatelle”, sotto la regia di AIS di Asti. Una settantina le giovani produttrici italiane che animeranno gli eleganti spazi, esterni e interni, della settecentesca Tenuta Marchesi Alfieri, dimora storica e cantina sulle colline fra le cittadine di Alba e Asti, con contaminazioni culturali e gastronomiche. Magnifico il giardino all’inglese, che risale al 1815, opera dell’architetto paesaggista Xavier Kurten, in un contesto paesaggistico unico al mondo e regno della Barbera d’Asti, che in questo territorio riesce a raggiungere espressioni di indiscusso alto profilo qualitativo.
Sbarbatelle, premiato con l’award di Food and Travel Italia come migliore evento del 2020, riunisce giovani vignaiole da diciassette regioni italiane a dimostrazione della dimensione nazionale raggiunta, che racconteranno ai wine lovers attesi una storia fatta di vino e legami personali, di storia e famiglia. Fra le tante kermesse enoiche nazionali si distingue perché ormai è un fenomeno identitario che muove dalla consapevolezza del crescente ruolo giocato da donne e giovani nel mondo del vino, facendosi la voce di una nuova generazione di vignaiole, favorendo lo sviluppo di progettualità condivise e amicizia, che nei giorni dell’evento prenderà forma nell’iniziativa ‘Adotta una Sbarbatella’, con le produttrici provenienti da fuori Piemonte che saranno ospitate dalle colleghe del territorio, per renderne più facile il soggiorno. 
“In un’estate in cui la tanto agognata libertà individuale ritrova una forma compiuta – afferma Paolo Poncino, delegato Ais Asti – Sbarbatelle rappresenta un modo per festeggiare un nuovo inizio. Per farlo abbiamo invitato settanta tra le più brave produttrici italiane, che con le rispettive storie e vini racconteranno la bellezza dell’Italia del vino agli appassionati del bere bene. L’invito è dunque quello di venire a San Martino Alfieri, godendo con un calice di vino della reciproca compagnia”.
Fra le divagazioni, i dipinti di PurpleRyta, artista langarola che dipinge le sue opere con il vino in purezza per sottolineare l’universo culturale nascosto in ogni calice. Presente anche la Sakè Company, che accompagnerà i visitatori alla scoperta della bevanda alcolica giapponese ottenuta dalla fermentazione del riso con workshop e degustazioni.
L’intermezzo culinario è affidato a due ristoranti di Torino: ‘Silos – Cucina sincera’, nel cuore di Vanchiglia, dove tra l’altro è sempre presente una proposta enologica legata alle Sbarbatelle; ‘Il Taglio – la Pizza Per Fetta’, che nel cuore del centro sabaudo propone pizze a lunga lievitazione e ingredienti di alta qualità. Da Murisengo invece arriverà ‘Casa Costa’ con i suoi Agrigelati, realizzati con il latte delle capre allevate in azienda senza aggiunta di panna vaccina o surrogati in polvere. Una vera proposta golosa di valore esperienziale.
La sera di sabato 25, la cena di gala è nel salone degli Stucchi del castello, di rifacimento ottocentesco in stile neobarocco, dove ad accompagnare i vini realizzati dall’enologo e direttore generale Mario Olivero sarà la proposta dello chef Marco Forneris. Nell’occasione sarà presentato alla stampa il Carlo Alfieri, la nuova Barbera d’Asti Superiore della Tenuta Marchesi Alfieri.