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MASO POLI BRUT RISERVA 2010
& OLIVE ALL’ASCOLANA DI BENIAMINO PAPA

Il Maso Poli è uno edificio storico del 1700, sulle colline di fronte alla Piana Rotaliana, della famiglia Togn, la cui nuova cantina è stata costruita nel 2004 traguardando un cammino di rinnovamento delle vigne che risale agli anni ’70.
Siamo a Lavis (TN), ovviamente nella zona del Trento DOC, e l’unico Metodo Classico che esce da questa piccola azienda a conduzione famigliare è appunto il loro Riserva Brut costituito in prevalenza da uve Chardonnay. Si tratta di uno spumante rigoroso, tanto quanto elegante, con un rapporto qualità prezzo esemplare. Possiede bollicine cremose e persistenti, frutto anche della lunga sosta sui lieviti (oltre 60 mesi). Al palato è lineare, confermando un olfatto che subito ricorda la freschezza di agrumi come il pompelmo rosa, ma anche la spinta dei lieviti su fiori bianchi freschi misti a un substrato erbaceo. Però il dettaglio più significativo qui è l’equilibrio: il corpo minerale dolomitico si mixa con un riverbero di humus, con lieviti dalla croccantezza rilevante. La sboccatura è del 2019, siamo distanti, ma è un motivo in più per sfatare tanti credo sulla distanza dal dégorgement. Poi, siccome il mondo è bello perché è vario, l’istinto mi porta a fare un salto geografico abbinando questo spumante a un preparato caratteristico del centro Italia noto in tutta la penisola: le olive all’ascolana. Oggi siamo nel boom del finger-food, ma questo mio abbinamento vuole essere una sfida, nella sua forzatura geografica che al tempo stesso ha un legame con la tradizione. Possono esistere preparazioni diverse, in base al territorio di origine e alle ricette, di famiglia in famiglia, delle olive all’ascolana; è pensabile pure come un piatto ottimale da merenda. Nel territorio di origine è anche parte della frittura all’ascolana. Non mi dilungherò sulla preparazione, seppure gli ingredienti, oltre alla scontata presenza del mallo di carne mista rossa e bianca e delle olive in salamoia con la gentile aromatizzazione del finocchio selvatico, vedono anche la comparsa contaminante del Parmigiano Reggiano. Provare per credere, siamo di fronte a scambi geografici estremi, o forse no?

Vino                ✪✪✪✪✩

Spuntino         ✪✪✪✪✩

Abbinamento✪✪✪✪✩