Riconosciute le tre sottozone Montebaldo, La Rocca e Sommacampagna, i tre storici cru del Bardolino. Con la pubblicazione lunedì 12 aprile 2021 sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali si permette al nuovo disciplinare di produzione della DOC Bardolino di entrare ufficialmente in vigore. Sarà possibile già dal prossimo settembre uscire sul mercato con i primi Bardolino di sottozona dell’annata 2020 perché il decreto autorizza la retroattività dell’utilizzo in etichetta del nome delle tre sottozone, che avrà una dimensione doppia rispetto a quella della menzione Bardolino, proprio per sottolineare la forte identità dei vini provenienti dai tre cru, con rese di cento quintali a ettaro e una percentuale massima di Corvina che sale dall’80% al 95%.
I tre cru erano già noti alla fine dell’Ottocento, quando il Bardolino era servito nei Grand Hotel svizzeri accanto ai vini di Borgogna e del Beaujolais. Già allora si conosceva l’esistenza di tre sottozone, individuate dai commercianti di vino nel 1825 (trent’anni prima della classificazione dei Bordeaux del 1855) e poi identificate geomorfologicamente da Giovanni Battista Perez nel 1900 nel volume “La Provincia di Verona ed i suoi vini”. Ai vini di queste macro-zone erano riconosciute alcune peculiarità organolettiche e qualitative, che però sfuggirono ai compilatori del disciplinare di produzione del 1968.
“Siamo orgogliosi – commenta Franco Cristoforetti, Presidente del Consorzio di Tutela del Bardolino – che sia finalmente giunto a conclusione un lungo percorso iniziato oramai sei anni fa, nel 2015. Il nuovo disciplinare che da oggi entra in vigore ha lo scopo di puntare sulla territorialità e di valorizzare le diverse caratteristiche dei vini delle tre sottozone storiche, già note due secoli fa. Si tratterà di produzioni limitate e di considerevole pregio, destinate a offrire una nuova prospettiva, anche in termini di longevità, ai vini rossi del nostro territorio, esaltandone le caratteristiche di leggerezza e di finezza, secondo una visione storica che è tornata di grande modernità”.
L’area di produzione della sottozona Montebaldo comprende i territori comunali di Affi, Caprino Veronese, Cavaion Veronese, Costermano sul Garda e Rivoli Veronese. La Rocca, così chiamata dal colle che domina il lago di Garda a nord di Bardolino, comprende invece i comuni di Bardolino, Castelnuovo del Garda, Garda, Lazise, Peschiera del Garda e Torri del Benaco. Sommacampagna è la sottozona delle colline a sud-est della denominazione e comprende i comuni di Bussolengo, Pastrengo, Sommacampagna, Sona e Valeggio sul Mincio.