Quando vino e cultura si intrecciano ne esce sempre qualcosa di buono. E Bottega, cantina e distilleria fondata nel 1977 da Aldo Bottega, lo sa bene creando da anni sinergie con il mondo dell’arte attraverso bottiglie artistiche vere e proprie opere d’arte, qualche tempo fa protagoniste di una splendida mostra a Tokyo. Oggi nell’anno del 700° anniversario della scomparsa di Dante Alighieri, l’azienda di Bibano di Godega (Treviso), con una distribuzione capillare in quasi tutti i paesi del mondo –  a Chennai, affacciata sulla baia del Bengala nell’India orientale, le bottiglie di Bottega, credo unico italiano presente, ti proiettano immediatamente nel Belpaese -, ha realizzato in edizione limitata cinquanta cassette celebrative con una selezione di vini e una piccola edizione compatta della Divina Commedia. 
“Il vino è sempre stato parte integrante della cultura italiana e non a caso appare più volte nella narrazione dantesca”, commenta Sandro Bottega. “Dante non fu solo il maggior letterato del suo tempo ma anche uomo politico che rivestì rilevanti cariche civiche. L’adesione al partito dei guelfi bianchi originò la sentenza che nel 1302 lo obbligò a lasciare per sempre Firenze. Il difficile esilio, durante il quale l’Alighieri compose la Divina Commedia, lo portò anche in Veneto. Soggiornò a Verona, Padova, Treviso, Cittadella, Venezia e Rovigo. A Treviso, a ricordare la presenza del grande poeta, resta il Ponte Dante, uno degli scorci cittadini più suggestivi. Nel IX canto del Paradiso cita il ponte con il verso ‘e dove Sile e Cagnan s’accompagna’. Ci sembrava giusto commemorarlo con un piccolo gesto”.