RED FRIDAY – WEEK 38

Siamo in zona Bagnacavallo (Ravenna) e pianura limitrofa, nella campagna fusignanese, con una super nicchia, poco conosciuta fuori dalla Romagna, ma di grande interesse e qualità, il Burson Selezione Etichetta Nera di Randi, da uva Longanesi in purezza. Il nome Burson deriva dal soprannome dato alla famiglia dei Longanesi che negli anni Trenta credettero nelle potenzialità di questa uva. Il vino ci incuriosisce per due motivi: la valorizzazione di un vitigno che più autoctono non si può e l’ottimo rapporto qualità-prezzo. Si è sempre detto che in pianura non si possono tirar fuori vini austeri, materici, complessi perché c’è troppa disponibilità di acqua e quindi ci sono grandi diluizioni: tutto questo è smentito dal Longanesi, chiamato in zona Burson, che dimostra che anche in pianura e con un vitigno che produce grandi quantità di uva si possono ottenere ottimi risultati.
Il Burson è affinato in tonneaux di legni misti 1/3 nuovi, 1/3 usati di 2 anni e 1/3 di 4 anni per almeno 24 mesi. Completa la sua espressione in vasca di cemento per 12 mesi e poi in bottiglia.
Il colore è rosso rubino intenso. È un vino materico, di ottimo colore, che può maturare a lungo. Nel bicchiere necessita di ossigenazione per esprimersi al meglio. Al naso confettura di piccoli frutti rossi come ribes e more, cacao, una leggera speziatura, liquirizia e un accenno balsamico. Il terziario inizia a farsi sentire. Al palato è austero, strutturato, corpulento, sapido. Il legno mitiga la rusticità del vitigno e tiene a bada il tannino. Ottima la freschezza che lo rende vivo in bocca. E ripetiamo, di ottimo rapporto qualità-prezzo, oserei dire eccellente.

“Sempre pronto a una nuova idea e ad un antico vino” (Bertold Brecht)