WINE CODE DEL VENERDÌ VI CONSIGLIA UN VINO ROSSO… DELLA BASILICATA

Siamo nel Sud Italia, sul Vulture, sulle pendici dell’omonimo vulcano spento da origine preistorica, con il cru Don Anselmo di Paternoster, storica azienda rilevata nel 2016 dalla veneta Tommasi Family Estates. Paternoster è la cantina simbolo del rinascimento vinicolo in Basilicata e ci consegna un vino fatto in altitudine, ricco di acidità, mineralità e tannini.
Un vitigno, l’aglianico, che dà il meglio di sé su terreni vulcanici, argillosi e calcarei ricchi di acque minerali. Un Aglianico da single vineyard di 4,5 ettari, su un totale di 22, di cui 18 ad aglianico e 4 a falanghina, rese sui 35 quintali per ha. Una selezione delle uve migliori da viti che il bisnonno di Fabio Mecca (quarta generazione) aveva piantato nel 1960 su questi suoli particolarmente vocati alla viticoltura. Siamo a 600 metri s.l.m., esposizione sud-est, suoli fertili di cenere compressa e roccia vulcanica frantumata che regalano mineralità.
Il Don Anselmo è un vino in cui l’aglianico esce che è una meraviglia. Aglianico e terroir. Senza compromessi. Tra la vendemmia e l’uscita sul mercato passano quattro anni. La macerazione sulle bucce è sui 15 giorni a 25/28 °C . Il vino matura in botti grandi di rovere di Slavonia per il 50% e in barrique francesi per il restante 50% per 24 mesi, cui segue affinamento in bottiglia di 12 mesi.
Il colore nel bicchiere è rosso rubino profondo. L’ottima escursione termica porta concentrazione e ampiezza di aromi, profondità. Alla prima olfazione la ricchezza di frutti neri e rossi maturi compensa la successiva austerità voluta al palato. Come nell’annata 2013 ritroviamo note sulfuree, ma anche spezie dolci che l’aglianico con un lungo affinamento sa regalare, e poi cuoio, tabacco, una spolverata di liquirizia, una grafite graffiante. Un vino di struttura, corpo, che ci conquista con la sua elegantissima austerità, con un tannino importante e con una buona freschezza (acidità 7.5 g/l) che bilancia la parte alcolica. Eleganza e concentrazione strutturale sono in perfetto equilibrio. Persistente. Longevo. A ottobre sarà rilasciata l’annata 2016. Noi degustiamo la 2015 questo autunno, dopo 5 anni dalla vendemmia, consapevoli che il Paternoster ancora tanto da dire quanto a evoluzione. Una bottiglia la mettiamo da parte e ce la dimentichiamo, perché il suo top gustativo ancora non lo ha raggiunto. Bottiglie 12mila. Enologi Fabio Mecca e Giancarlo Tommasi.

“La Basilicata è una regione dai vasti orizzonti e dai profondi silenzi, dove i verdi pascoli contrastano con le gialle distese di grano. Dove il paesaggio ha una sua nostalgica e aspra bellezza, con luoghi ancora immutati che pare siano stati dimenticati dal tempo” (Andrea Cerretelli)

AGLIANICO DEL VULTURE DOC “DON ANSELMO” 2015 – PATERNOSTER TOMMASI FAMILY ESTATES

 

 A TAVOLA

 

 

Si sposa con carni rosse, anche allo spiedo. Da provare con un secondo di agnello, con le orecchiette alla materana o con pasta con ragù alla potentina. Sì all’abbinamento con formaggi stagionati, meglio se del territorio, come il caciocavallo podolico, il canestrato di Moliterno e il pecorino di Filiano. E come vino da meditazione. Olé!

 

LA CANTINA

Paternoster – Tommasi Family Estates

Contrada Valle del Titolo

85022 Barile (PZ)

Basilicata – Italia

Tel: +39 0972 770224

E-mail: info@paternostervini.it

http://www.paternostervini.it

 

 

Informazioni di servizio

Tipologia: ROSSO SECCO
Vitigno: AGLIANICO
Annata: 2015
Gradazione: 14%
Longevità: 20 ANNI
Temperatura servizio: 16 - 18°C
Formato: 0,75 L
Prezzo: 40€
Valutazione: 2/3 STOP & GO SU 3